Il servizio di telestroke all’Umberto I: un’iniziativa vanificata?

Un progetto innovativo di telemedicina per la gestione degli ictus presso l’ospedale Umberto I sembra essersi arenato. Il servizio “telestroke”, inaugurato con grande clamore alcuni mesi fa, è attualmente inattivo, causando preoccupazione tra i pazienti e disagi per il personale medico. Il consigliere comunale di minoranza di Nocera Inferiore, Giovanni D’Alessandro, sollecita il sindaco De Maio a chiarire la situazione, definendo l’inaugurazione di agosto scorso una mera “grande parata”. Nella sua dichiarazione, D’Alessandro sottolinea come il progetto, inizialmente presentato come una soluzione all’avanguardia per ottimizzare le risorse e migliorare l’assistenza neurologica, sia stato abbandonato dopo pochi mesi di attività. L’interruzione del servizio, spiega il consigliere, ha comportato la ripresa di numerosi e costosi trasferimenti di pazienti verso altri ospedali, sovraccaricando i pronto soccorso e creando disagi sia per i malati che per le loro famiglie. Questo fallimento, a fronte dei dati AGENAS che evidenziano criticità nell’assistenza ospedaliera a Nocera Inferiore, dimostra secondo D’Alessandro una grave mancanza di attenzione da parte delle istituzioni preposte alla salute pubblica. Il consigliere si interroga sull’impegno promesso dal sindaco De Maio durante la campagna elettorale e dopo l’elezione a favore dell’ospedale e dei servizi sanitari locali, temendo che le numerose visite di manager e politici regionali a Nocera Inferiore siano state solo una sterile dimostrazione. In definitiva, conclude D’Alessandro, sono i cittadini a pagare il prezzo più alto, ricevendo cure inadeguate e subendo una beffa.