L’Agro Nocerino-Sarnese: un futuro incerto tra logistica e tutela ambientale

L’ex sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, ha espresso la sua opinione sulla controversa questione del retroporto, oggetto di accesi dibattiti politici nella zona. Torquato evidenzia la mancanza di chiarezza riguardo alla localizzazione di un’area logistica commerciale nell’Agro. Mentre l’amministrazione comunale di Nocera Inferiore rassicura sulla sua assenza, dichiarazioni del Presidente della Regione Campania e l’ambiguità del Masterplan regionale creano contraddizioni. L’ex presidente di Confindustria Salerno, Maccauro, ha proposto una gestione unificata delle aree industriali dell’Agro, un’idea che riprende l’iniziativa di unificazione territoriale lanciata da Torquato e altri sindaci oltre due anni fa e ora rilanciata dal Masterplan. Torquato, però, avverte sulla necessità di vigilare attentamente sulle possibili implicazioni di questa proposta regionale, data l’incoerenza delle affermazioni di De Luca. Lo sviluppo economico dell’Agro, pur necessitando di azioni coordinate, non dovrebbe sacrificare la tutela ambientale, già compromessa da anni di interventi insufficienti. Una soluzione che distribuisca la logistica retroportuale di Salerno fra le aree industriali dell’Agro, sotto un’unica regia, sarebbe dannosa per Nocera Inferiore: una zona densamente popolata, con infrastrutture inadeguate e già gravata da inquinamento, rischierebbe un ulteriore aggravamento del traffico pesante. Queste problematiche, già affrontate con ordinanze e provvedimenti per limitare il traffico, verrebbero esasperate. L’obiettivo non è quello di contrastare la proposta di Maccauro, ma di sollecitare una maggiore attenzione alla salvaguardia ambientale, obiettivo dichiarato anche dal Masterplan. La questione del retroporto, storicamente osteggiata dalla maggior parte della classe politica locale, diviene simbolo della necessità di una più decisa difesa del territorio dell’Agro. Dopo anni di ritardi su infrastrutture, trasporto ferroviario e opere di protezione idrogeologica, l’Agro si ritrova in una condizione di svantaggio, relegato a retrovia della provincia salernitana. È giunto il momento, conclude Torquato, che l’Agro faccia sentire la sua voce, per evitare che le decisioni vengano prese senza tener conto delle sue esigenze e delle sue fragilità ambientali.