Pagamento elettronico obbligatorio: multe in arrivo per i commercianti

Dal 30 giugno, l’utilizzo di sistemi di pagamento elettronici diventa obbligatorio per tutti gli operatori commerciali, pena una sanzione significativa. Chi rifiuta pagamenti con carte di credito, bancomat o prepagate rischia una multa di 30 euro, maggiorata del 4% del valore della transazione negata. Questa misura, prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e inizialmente programmata per il 1° gennaio 2023, è stata anticipata, probabilmente in vista dell’afflusso turistico estivo. L’obbligo si applica a tutti i settori, interessando non solo negozi e artigiani, ma anche professionisti come tassisti, avvocati e medici. L’esenzione dalla sanzione è prevista solo in caso di problemi tecnici oggettivi, come mancanza di connessione internet o malfunzionamento del POS; non esiste un importo minimo di transazione per l’obbligo di accettazione dei pagamenti elettronici. La vigilanza sul rispetto di questa normativa, in vigore dal 2012 ma finora priva di conseguenze per i trasgressori, è affidata alle forze dell’ordine e agli organi di controllo, con il supporto dei consumatori stessi. La disposizione ha suscitato critiche da diverse associazioni di categoria. Assotabaccai, ad esempio, ha richiesto un’esenzione, considerando l’obbligo un paradosso per le tabaccherie, concessionarie dello Stato. Confcommercio ha espresso preoccupazioni riguardo alle sanzioni e ai costi di gestione per i commercianti, proponendo invece incentivi come la riduzione delle commissioni e l’estensione del credito d’imposta sulle commissioni, includendo anche la gratuità per i micropagamenti, per favorire l’adozione dei pagamenti digitali.