Operazioni NAS in provincia di Salerno: Bilancio dei primi quattro mesi del 2022

Operazioni NAS in provincia di Salerno: Bilancio dei primi quattro mesi del 2022

Nel primo quadrimestre del 2022, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) della provincia di Salerno hanno condotto un’intensa attività di vigilanza, portando a risultati significativi in termini di controlli e sanzioni. Le ispezioni effettuate sono state 522, con conseguente elevazione di 159 sanzioni amministrative per un ammontare che supera gli 86.000 euro. Sono stati inoltre eseguiti sequestri amministrativi per un valore superiore ai 5 milioni di euro, e 100 persone sono state segnalate alle autorità competenti.

Tra le azioni intraprese, spiccano le sanzioni amministrative per oltre 16.000 euro comminate a 30 soggetti per violazioni delle norme anti-Covid, tra cui mancato possesso del Green Pass, inadeguato utilizzo di dispositivi di protezione individuale e mancanza di corretti percorsi di accesso. Cinque strutture ricettive per anziani sono state segnalate alle Asl e ai Piani di zona a causa di carenze strutturali e organizzative. L’attività ispettiva ha inoltre portato alla sospensione di quattro cliniche veterinarie, per un valore complessivo di circa 1,4 milioni di euro, a seguito di riscontrate gravi deficienze igienico-sanitarie e strutturali. Numerose attività commerciali, inclusa una situata all’interno di un impianto sportivo, hanno subito sospensioni immediate per gravi mancanze igienico-sanitarie e carenze di sicurezza, con conseguente pericolo per lavoratori e clienti.

Nel settore agroalimentare, sono stati sequestrati circa cinque tonnellate di mangimi in un’azienda agricola e oltre 80 articoli carnevaleschi privi della marcatura CE e delle informazioni sull’importatore. I controlli sulle produzioni dolciarie pasquali hanno portato al sequestro di 7,5 quintali di prodotti per un valore di oltre 12.000 euro, a causa della mancanza di tracciabilità. Un’azienda è stata sospesa per gravi carenze igieniche, e nove persone sono state diffidate a porre rimedio alle criticità rilevate. Infine, sono state sequestrate oltre sei tonnellate di alimenti vari (fagioli, piselli, sesamo, farina e riso) e sei quintali di baccalà, per un valore complessivo di circa 18.000 euro, tutti sprovvisti delle necessarie indicazioni di tracciabilità.