Crisi alimentare imminente: scaffali vuoti e blocco trasporti lunedì

Crisi alimentare imminente: scaffali vuoti e blocco trasporti lunedì

La guerra in Ucraina sta causando gravi ripercussioni sulla disponibilità di beni di prima necessità in Italia. Aumento dei prezzi e scarsità di materie prime, in particolare quelle provenienti dall’Ucraina, principale esportatore a livello mondiale di prodotti come olio di semi, zucchero e farina, stanno generando preoccupazione tra i consumatori. Diverse catene di supermercati hanno già introdotto limitazioni agli acquisti di questi articoli, imponendo, in molti casi, un limite di due unità per cliente. Questa situazione di scarsità, acuita da una crescente psicosi collettiva, è ulteriormente aggravata dalla mobilitazione degli autotrasportatori prevista per lunedì prossimo. L’impennata dei costi del carburante, che ha raggiunto picchi di 2,60 euro al litro per il diesel a causa del conflitto, sta portando le aziende del settore a sospendere i servizi di trasporto a livello nazionale. Trasportounito ha chiarito che non si tratta di uno sciopero formale, ma di una misura necessaria per affrontare l’emergenza economica che sta mettendo a rischio la sopravvivenza delle stesse aziende. La notizia dello stop ai trasporti ha già provocato, in alcune regioni come la Sardegna, un’immediata reazione da parte dei consumatori, con un eccessivo affollamento dei supermercati e un’impennata degli acquisti, nonostante le rassicurazioni dei gestori sulla disponibilità di beni. La situazione, dunque, appare critica e necessita di una risposta immediata da parte delle istituzioni per evitare una crisi alimentare di vasta portata.