Condanna definitiva per il caso Alvi a Nocera Superiore

Dopo dodici anni di iter giudiziario, il complesso procedimento penale relativo al crac Alvi si è concluso a Nocera Superiore con pene significative per numerosi imputati. Angelo Villani, ex sindaco di Nocera Superiore e già presidente della Provincia di Salerno, è stato condannato a dodici anni e sei mesi di reclusione. Le condanne hanno coinvolto anche diversi membri della sua famiglia: Antonia Villani (dodici anni), Elisa Villani (otto anni e sei mesi), Giuseppa e Anna Villani (sei anni e sei mesi ciascuna), e Giovannina Villani (cinque anni e nove mesi). Inoltre, Sergio Gaudino ha ricevuto una condanna a cinque anni, Luigi Stile a tre anni e due mesi, Bartolomeo Pagano e Vittorio Aliberti a sei anni e sei mesi ciascuno. Il fallimento Alvi, che ha causato ingenti perdite economiche a lavoratori e ad altre aziende del settore, ha comportato un danno stimato dalla magistratura in oltre 200 milioni di euro. La carriera di Villani, che in gioventù fu portiere della Nocerina, laureato in medicina, esponente di spicco della Democrazia Cristiana e poi de “La Margherita”, si conclude così con una condanna significativa. Oltre alla condanna penale, Villani ha già subito sanzioni dalla Corte dei Conti per irregolarità legate all’affitto di un immobile di proprietà della Provincia di Salerno, stimando il danno erariale in 330.000 euro. Indagini giudiziarie lo avevano coinvolto anche per presunte erogazioni di fondi pubblici a favore di eventi culturali inesistenti. In aggiunta alle pene detentive, i condannati Villani, Gaudino, Stile, Aliberti e Pagano dovranno risarcire i danni subiti dalle società Supermercati Calabresi, Al.Pa. ed Alvi, con l’entità del risarcimento da determinarsi in sede civile, oltre al pagamento delle spese processuali.