Un barlume di speranza per i contribuenti di GORI

Un barlume di speranza per i contribuenti di GORI

Le recenti proteste dei comitati cittadini “NO GORI”, culminanti nella grande manifestazione napoletana del 17 gennaio e nelle contestazioni delle fatture esorbitanti inviate tra dicembre 2014 e gennaio 2015, sembrano aver sortito un effetto sulla gestione delle acque. Una proroga unilaterale, concessa fino a marzo 2015 per il pagamento delle bollette contestate, comunicata dal commissario Carlo Sarro, suggerisce una momentanea flessione da parte di GORI, probabilmente frutto di pressioni regionali in risposta alle crescenti rimostranze dei cittadini. Tuttavia, la situazione rimane precaria. Sebbene le azioni di protesta abbiano indotto GORI ad un atteggiamento più cauto e la Regione ad uscire da un’apparente inerzia, l’azienda non sembra intenzionata ad abbandonare le proprie pretese, soprattutto a causa di gravi problemi finanziari derivanti da una gestione inadeguata. La partita decisiva, dunque, è solo rimandata. GORI e la Regione stanno cercando di far aderire altri comuni al servizio, ampliando così la base utenti e incrementando le risorse. I comuni a rischio, come Cava de’ Tirreni, stanno già organizzando la resistenza. Si spera che la Regione prenda atto della situazione e intervenga con una legislazione che consenta l’autonomia gestionale dei singoli comuni, liberandoli dagli attuali vincoli. Per ottenere l’allontanamento definitivo di GORI, è fondamentale che l’impegno dei comitati e dei cittadini non venga meno. È essenziale che i contribuenti che hanno ricevuto fatture ingiustificate si facciano sentire, opponendosi attivamente e sfruttando il supporto dei comitati e dello sportello comunale, efficientemente gestito dal sindaco Torquato di Nocera Inferiore presso la Polizia Municipale in Via Libroia (ex INAM). I cittadini devono altresì continuare a contrastare ogni azione illegittima da parte di GORI, impedendo ad esempio l’accesso arbitrario alle proprietà private per la sostituzione dei contatori o altre operazioni non autorizzate.