Governo vs. Regione Campania: Scontro sulla chiusura scolastica

Governo vs. Regione Campania: Scontro sulla chiusura scolastica

Il governatore campano, Vincenzo De Luca, ha fortemente criticato l’impugnazione da parte del governo nazionale della sua ordinanza che disponeva la chiusura di scuole elementari e medie. Durante la sua consueta diretta streaming, De Luca ha definito la mossa governativa “incomprensibile e offensiva”, sottolineando il carattere equilibrato e ponderato della sua decisione. La chiusura temporanea, ha spiegato, mirava a guadagnare tempo per accelerare la campagna vaccinale tra i bambini più piccoli, non ancora ampiamente immunizzati, permettendo così una riapertura più sicura. L’impugnazione, presentata alle 22:15 di domenica sera, alla vigilia della ripresa delle lezioni, è stata definita dal governatore come un atto irresponsabile. De Luca ha inoltre accusato il governo di ipocrisia, evidenziando come molti comuni, in Campania e altrove, abbiano autonomamente disposto la chiusura delle scuole senza alcun intervento governativo. Questa opposizione, secondo il governatore, è stata una manovra propagandistica per mostrare un’immagine di controllo della situazione, a discapito del benessere degli studenti. De Luca ha ribadito la sua fermezza, dichiarando di non accettare di essere “preso in giro”, soprattutto quando a pagarne le conseguenze sono i bambini. L’attrito con il governo non si limita alla questione scolastica. De Luca ha nuovamente accusato l’esecutivo di lentezza e inadeguatezza nella gestione dell’emergenza sanitaria, evidenziando la mancanza di misure preventive efficaci negli ultimi tre mesi, fatta eccezione per l’introduzione del Green Pass. Nel frattempo, la Campania registra un costante aumento dei ricoveri Covid, con un incremento giornaliero di 50-70 pazienti. Questa situazione, ha avvertito De Luca, richiede l’aggiunta di circa 500 posti letto ogni dieci giorni per evitare il collasso del sistema sanitario. Nonostante la pressione ospedaliera, la Regione sta garantendo l’accesso alle cure urgenti, rinviando solo le procedure programmabili. De Luca ha concluso ribadendo l’impegno della Regione a tutelare i servizi sanitari essenziali, cardiologia, oncologia e ostetricia in primis, ma sottolineando la gravità della situazione e la necessità di interventi urgenti da parte del Governo.