Il ritorno a scuola in Campania: un quadro di opinioni divergenti

La ripresa delle lezioni in presenza nelle scuole primarie e secondarie di primo grado della Campania, dopo l’annullamento da parte del Tribunale amministrativo regionale dell’ordinanza del presidente De Luca, ha suscitato un ampio spettro di reazioni. Sebbene la campanella abbia suonato, segnando l’inizio del nuovo anno scolastico 2022, l’atmosfera è tutt’altro che uniforme. Una significativa percentuale di studenti è rimasta a casa, a causa di positività al Covid-19, contatti con persone infette o per la preoccupazione di alcuni genitori che hanno optato per la prudenza. Ad Nocera Inferiore e nel resto dell’Agro nocerino-sarnese, le opinioni espresse all’ingresso delle scuole sono state discordanti, con un dibattito acceso tra genitori e nonni. Mentre alcuni hanno ribadito la loro preferenza per la didattica a distanza, la maggioranza si è detta favorevole al ritorno in classe, soprattutto per garantire ai più piccoli una certa normalità. I bambini, dopo le vacanze natalizie, hanno invece accolto con entusiasmo la possibilità di ritrovare compagni e insegnanti. A manifestare le maggiori perplessità sono sembrati gli insegnanti, in particolare nelle scuole superiori, dove risulta più complesso far rispettare le norme anti-contagio e dove l’affollamento sui mezzi pubblici e le frequenti occasioni di contatto aumentano il rischio di infezione.