Asperità e accuse tra il sindaco di Nocera Inferiore e un consigliere comunale

Un acceso dibattito pubblico sta coinvolgendo il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, e il consigliere comunale Ilario Capaldo, che ha annunciato la sua decisione di non ripresentarsi alle prossime elezioni. Nonostante ciò, Capaldo afferma di voler mantenere la libertà di esprimere le proprie opinioni. La controversia si concentra su diversi punti cruciali, generando un acceso scambio di accuse sui social media. Capaldo ha lanciato pesanti critiche sui concorsi pubblici indetti dal comune, definendoli una “campagna elettorale in stile Prima Repubblica”. Torquato ha replicato accusando Capaldo di distorsione della verità, mescolando, a suo dire, incompetenza amministrativa e malafede. Il contendere verte anche sulla selezione dei candidati: Capaldo auspica la preferenza per i residenti di Nocera Inferiore, una richiesta che il sindaco respinge, sottolineando l’illegalità di una simile restrizione nei concorsi pubblici a livello nazionale. Le accuse di Capaldo si estendono alla gestione delle tariffe idriche Gori e a ciò che definisce un “vassallaggio” a De Luca, con affermazioni dirette e veementi circa le motivazioni dietro queste scelte politiche. In particolare, Capaldo critica duramente la gestione delle tariffe idriche, evidenziando la repressione delle proteste dei cittadini e la giustificazione politica degli aumenti. Torquato, per ora, ha scelto di non rispondere direttamente alle accuse sulla gestione Gori e sul presunto “vassallaggio”, concentrandosi invece sulla sua difesa riguardo ai concorsi, evidenziando il loro ruolo nel rinnovamento del personale comunale dopo un lungo periodo di stallo e nel garantire opportunità occupazionali ai giovani, nel rispetto delle normative e della spesa pubblica.