Ordinanza De Luca: restrizioni alcoliche e mascherine, una strategia controversa

Ordinanza De Luca: restrizioni alcoliche e mascherine, una strategia controversa

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha emanato una nuova ordinanza (n.19) che introduce ulteriori restrizioni, suscitando polemiche diffuse. Tra le disposizioni più contestate, il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche tra le 22:00 e le 6:00 del mattino, esteso a tutti gli esercizi commerciali e distributori automatici. Analogamente, è vietato il consumo di alcolici nelle aree pubbliche, mentre la somministrazione nei locali è consentita solo al banco o ai tavoli. L’ordinanza vieta inoltre assembramenti per il consumo di cibo in spazi pubblici. Queste misure, già criticate per la loro mancanza di fondamento scientifico, provocano gravi danni economici, specialmente ai locali costieri che dipendono fortemente dalla stagione estiva. L’effetto paradossale è un aumento degli assembramenti fuori dai locali, con clienti in attesa di un tavolo per consumare bevande alcoliche senza incorrere in sanzioni. La difficoltà di controllo delle forze dell’ordine nell’accertamento del rispetto delle norme, come dimostrato da un episodio di sanzione inflitta erroneamente a due giovani che consumavano bevande analcoliche, aggiunge ulteriore ambiguità alla situazione. La contestata ordinanza mantiene inoltre l’obbligo di mascherina all’aperto in luoghi affollati, una misura giudicata irragionevole e difficilmente attuabile con le temperature estive, creando disagi per la popolazione, operatori commerciali e forze dell’ordine. La validità dell’ordinanza, fissata fino al 31 luglio, lascia aperte molte perplessità sulla gestione della fase pandemica attuale e sulla possibilità di ulteriori restrizioni in caso di nuove varianti virali.