La fedeltà incrollabile di don Gerardo D’Aurelio alla Nocerina

La fedeltà incrollabile di don Gerardo D’Aurelio alla Nocerina

Nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, don Gerardo D’Aurelio, un affezionato sostenitore ultraottantenne della Nocerina, ha seguito con passione la sua squadra, incluso il match di semifinale play-off contro il Latina allo stadio “Francioni”. La sua devozione è stata ininterrotta: ha assistito a tutte le partite casalinghe e a molte trasferte, sfidando timori e limitazioni. Dal suo balcone, la bandiera rossonera sventolava in ogni occasione; con la sciarpa al collo, ha viaggiato nel Lazio fiducioso, forti delle brillanti prestazioni contro il Latina nel campionato. Durante il viaggio, condividendo aneddoti sulla storia della Nocerina – dai ricordi degli anni ’50 fino ai tempi recenti – ha dimostrato una memoria eccezionale e un entusiasmo giovanile. La tensione allo stadio è cresciuta con l’evolversi del gioco, culminando nella delusione per il gol di Di Renzo, mitigata solo parzialmente dal pareggio di Rizzo. Al termine, amareggiato da un arbitraggio contestato, si è allontanato dalle interviste, rammaricato per la mancata finale, che avrebbe portato gioia a Torre Annunziata. Come gesto di riconoscenza per la sua incondizionata fedeltà, Alessio Donnarumma, centrocampista della squadra, ha donato a don Gerardo la propria maglia da gioco, un modo per addolcire il viaggio di ritorno. La sua presenza sugli spalti, a prescindere da dirigenza, tecnici e giocatori, è una garanzia: quando la Nocerina scenderà in campo, don Gerardo sarà lì.