Un finale memorabile per la rassegna “Di Segnato Tempo”

La rassegna teatrale “Di Segnato Tempo”, ospitata dal Teatro Diana, si è conclusa ieri con un’emozionante rappresentazione dedicata a Paolo Borsellino. “L’ultimo istante”, scritto e diretto da Igor Canto e Cristina Ricupito, ha offerto una toccante ricostruzione della vita del magistrato palermitano, esplorandone l’aspetto umano e professionale. La scena, arricchita da proiezioni che ripercorrono la biografia di Borsellino, evoca la Sicilia con i suoi simboli: dalle arance ai vasi di terracotta, una terra generosa ma anche teatro di violenza. Figure femminili chiave, madre, moglie e figlia, interpretano il ruolo delle donne che hanno accompagnato il giudice, ciascuna con la sua storia di dolore e resistenza. La madre, esemplare nella sua dignità, accorre al corpo martoriato del figlio, giurando vendetta. La figlia ricostruisce la sua infanzia all’ombra della missione paterna. La moglie, infine, attende con rassegnata impazienza la fine dell’agonia. Lo spettacolo approfondisce anche il fenomeno mafioso, una piaga antica e persistente, capace di infiltrarsi nelle istituzioni stesse. Tra momenti di danza popolare, la voce di Borsellino risuona, esprimendo la sua lotta impari, il suo amore per la terra natia, e la sua speranza di un futuro migliore. Nonostante la consapevolezza del male che si insidia ovunque, Borsellino non perde il coraggio, convinto che la giustizia sia una missione di profonda dignità. L’amicizia con Falcone, e la sua stessa morte, lo rafforzano nella convinzione che solo chi non teme la morte può davvero combattere per la verità. La sua lotta diventa un’affermazione di libertà, sigillata dalla celebre frase: “Chi non ha paura muore una volta sola”.