Un’eredità letteraria celebrata: omaggio a Domenico Rea a Nocera Inferiore, Sarno e Salerno

Un’eredità letteraria celebrata: omaggio a Domenico Rea a Nocera Inferiore, Sarno e Salerno

Un accordo di collaborazione, siglato oggi nella sede municipale di Nocera Inferiore, celebra il centenario dalla nascita di Domenico Rea, autore del celebre romanzo “Ninfa Plebea”. Il protocollo d’intesa, sottoscritto dal Comune di Nocera Inferiore, dal Comune di Sarno, dalla Provincia di Salerno e dal Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Salerno, promuove iniziative culturali dedicate alla figura dello scrittore. Presente alla cerimonia anche Lucia Rea, figlia dell’autore, che ha espresso la sua profonda commozione per questo riconoscimento postumo. L’iniziativa mira a far conoscere l’opera e la vita di Rea, particolarmente legato a Nocera Inferiore e all’Agro Nocerino-Sarnese, dove ambientò il suo capolavoro premiato con lo Strega nel 1993. Il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, ha sottolineato l’importanza di “Ninfa Plebea” nel contesto territoriale, evidenziando l’identificazione dell’immaginario “Nofi” con la realtà dell’Agro. Michele Strianese, presidente della Provincia di Salerno, ha invece focalizzato l’obiettivo di colmare il deficit culturale emerso durante la pandemia, investendo in cultura e formazione per le nuove generazioni. Il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, ha espresso il senso di un “debito d’onore” verso un autore di tale levatura, spesso sottovalutato. Il professor Vincenzo Salerno, rappresentante dell’Università di Salerno, ha evidenziato la capacità della cultura di unire le comunità e promuovere la rinascita, sottolineando l’attualità del pensiero di Rea. Sono previsti incontri celebrativi a Salerno e Napoli, culminanti in una mostra a Milano presso la Fondazione Formentini Mondadori, con cimeli e documenti inediti. Lucia Rea ha espresso la sua gioia per la realizzazione di un sogno, auspicando che questa iniziativa possa sanare le incomprensioni passate tra suo padre e la città di Nocera Inferiore, ricordando aneddoti d’infanzia e le descrizioni che il padre faceva della città, anche nei difficili anni di guerra.