Nuove restrizioni anti-Covid: asporto limitato, riaperture graduali

Nuove restrizioni anti-Covid: asporto limitato, riaperture graduali

Il nuovo decreto governativo, in vigore fino al 5 marzo, introduce significative modifiche alle misure anti-Covid. L’Italia si articola nuovamente in zone a colori, con l’aggiunta delle “zone bianche”, caratterizzate da un tasso di contagio inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In queste aree, sarà consentita la quasi totale ripresa delle attività. Nelle zone gialle e bianche, i musei riapriranno nei giorni feriali, con prenotazione obbligatoria e limitazione del numero di visitatori. Le mostre, invece, restano sospese. In tutte le aree a rischio elevato (rosse e arancioni), i locali pubblici continueranno a rimanere chiusi, con possibilità solo di consegna a domicilio. Per bar e attività di vendita al dettaglio di bevande (codici Ateco 56.3 e 47.25), l’asporto sarà consentito solo fino alle 18, mentre le consegne a domicilio proseguiranno fino alle 22. Nelle zone gialle, bar, ristoranti e locali simili potranno rimanere aperti fino alle 18, con un massimo di 4 persone per tavolo. Le zone bianche consentiranno invece la riapertura serale. Gli spostamenti tra comuni diversi sono permessi con autocertificazione, mentre restano proibiti gli spostamenti interregionali e le visite a seconde case fuori regione, indipendentemente dallo status della zona di destinazione. Le visite a domicilio sono consentite con un massimo di due persone adulte, esclusi i minori di 14 anni. Per quanto riguarda le scuole superiori, è prevista la ripresa delle lezioni in presenza, con percentuali variabili dal 50 al 75% a seconda della zona, eccetto che nelle aree rosse dove è obbligatoria la didattica a distanza. Anche le università riapriranno, ma l’applicazione del decreto varia da regione a regione, creando incertezza e necessitando di ulteriori chiarimenti da parte delle singole amministrazioni regionali.