Un piatto campano poco noto: il “cavolfiore affogato”

Un piatto campano poco noto: il “cavolfiore affogato”

Il “violetto catanese”, un cavolfiore viola intenso originario della Sicilia orientale, è un ortaggio straordinario, un incrocio tra cavolfiore e broccolo, coltivato soprattutto nei mesi invernali. Il suo colore vibrante è dovuto all’elevata presenza di carotenoidi e antociani, potenti antiossidanti che contrastano i radicali liberi, proteggono i capillari, prevengono le infiammazioni e possiedono proprietà antitumorali. Ricco di vitamine A e C, calcio, selenio, potassio e fibre, questo cavolfiore promuove anche la diuresi. Versatile in cucina, si presta a numerose preparazioni, dagli antipasti alle torte salate, arricchendo ogni piatto con colore e benefici nutrizionali. In Sicilia, una ricetta tradizionale particolarmente gustosa è il “bastaddu affucatu”, o “cavolfiore affogato”, un nome dialettale che non indica nulla di spiacevole. Questo piatto, preparato soprattutto nel periodo natalizio, può essere servito come antipasto rustico o contorno, e a Catania viene anche usato per farcire la “scacciata”. Ecco una ricetta per quattro persone: 1,5 kg di cavolfiore violetto catanese, 6 cipolline novelle, 3 acciughe, 100 g di pecorino stagionato, 100 g di olive nere denocciolate, un bicchiere di vino rosso, olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Tagliate il cavolfiore a fettine sottili, le cipolline a listarelle, le acciughe a pezzetti e il pecorino a scaglie. In una teglia, stratificate cavolfiore, cipolle, acciughe, pecorino, olive, sale e pepe, irrorando con olio. Non preoccupatevi se il cavolfiore supera il bordo: si restringerà durante la cottura. Cuocete a fuoco lento con coperchio, aggiungendo poca acqua se necessario, per far cuocere il cavolfiore al vapore e soffriggerlo contemporaneamente. Mescolate delicatamente di tanto in tanto. Verso la fine della cottura, girate il tortino, bagnatelo con il vino rosso e, una volta evaporato, aggiungete a filo altro olio. Il cavolfiore sarà pronto quando risulterà tenero ma compatto. Sformatelo con cura e servitelo a temperatura ambiente, magari con un buon vino rosso. Un consiglio: è ancora più saporito il giorno dopo! Buon appetito e buone feste!