La chiusura delle scuole in Campania: un’ondata di reazioni politiche

La chiusura delle scuole in Campania: un’ondata di reazioni politiche

La decisione del presidente De Luca di sospendere le attività didattiche in presenza in Campania dal 16 al 30 ottobre ha suscitato un’ampia gamma di reazioni nel mondo politico. Il provvedimento, emanato in serata, ha immediatamente diviso l’opinione pubblica e sollevato accesi dibattiti. Il ministro Azzolina ha espresso la sua contrarietà, posizione condivisa da esponenti di spicco dell’opposizione come Stefano Caldoro di Forza Italia. Caldoro ha criticato duramente la scelta, definendo la situazione campana “caotica” e denunciando la mancanza di una strategia a lungo termine per il settore scolastico, sottolineando l’impatto negativo sulle famiglie. Anche Valeria Ciarambino, altra figura di rilievo nella recente competizione elettorale regionale, non ha rilasciato dichiarazioni al momento. Dal Movimento 5 Stelle, Virginia Villani ha espresso profonda preoccupazione, evidenziando la gravità della decisione e il suo impatto sul diritto all’istruzione degli studenti, già compromesso dalla precedente chiusura prolungata. Villani ha sottolineato l’ansia e la preoccupazione generate tra famiglie e personale scolastico, definendo l’atteggiamento del governatore “autoritario” e suggerendo la possibilità di mantenere aperte almeno le scuole del primo ciclo. Un messaggio di solidarietà a De Luca, invece, è giunto da Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico, che ha espresso vicinanza al governatore contro gli attacchi ricevuti. Matteo Salvini, leader della Lega, ha invece criticato la concomitanza della chiusura delle scuole con l’avvio di un concorso per 66.000 insegnanti, definendo la situazione “una follia”. La vicenda si prospetta ricca di sviluppi futuri, con il governatore De Luca che potrebbe rispondere alle numerose critiche nel suo consueto videomessaggio di venerdì.