Indignazione a Nocera Inferiore: la Rete cittadina contesta la gestione privata dell’acqua

Indignazione a Nocera Inferiore: la Rete cittadina contesta la gestione privata dell’acqua

La recente presentazione del progetto di allacciamento fognario da parte di Gori S.p.A. presso la sede comunale di Nocera Inferiore ha suscitato forti proteste da parte della Rete cittadina. L’evento, finanziato con 2,5 milioni di euro di fondi regionali e non con risorse del gestore, è stato considerato inaccettabile, soprattutto considerando le elevate tariffe imposte ai cittadini nocerini. Questo evento istituzionale, svoltosi nello stesso luogo di una precedente manifestazione popolare contro la Gori, evidenzia una contraddizione percepita come profondamente lesiva dai comitati cittadini, da anni impegnati nella lotta contro la gestione privata e, a loro dire, clientelare del servizio idrico. La presenza della società, coinvolta in numerosi scandali e inchieste, inclusa una pesante indagine della Procura di Torre Annunziata conclusa con la prescrizione per prescrizione, dopo un decennio, di gravi reati, è stata ritenuta inopportuno e persino oltraggiosa. I comitati sospettano pressioni esterne, ma sottolineano l’inaccettabilità di tale comportamento, in palese contrasto con la volontà popolare espressa con il referendum del 2011, che ribadiva la contrarietà alla privatizzazione dell’acqua e chiedeva la revoca della concessione a Gori. Questa azione appare inoltre in contrasto con la stessa linea politica dell’amministrazione comunale, da tempo impegnata in una battaglia contro la Gori nell’ambito dell’Ente idrico campano. La Rete cittadina ribadisce con forza la sua opposizione alla presenza di Gori nel territorio nocerino, invitando l’azienda a prendere atto della netta contrarietà della popolazione, una contrarietà non solo etica ma anche di buon senso.