Una dimora di piaceri inusuali a Nocera Inferiore

Una donna di quasi 59 anni, ex dirigente di una grande azienda farmaceutica, gestisce a Nocera Inferiore un’esclusiva “alcova” dedicata a pratiche BDSM. Antonia, così si chiama, è diventata una figura di riferimento per uomini influenti e facoltosi, desiderosi di sottomettersi e sperimentare la sofferenza sotto la sua guida esperta. Tra i suoi clienti figurano personaggi di spicco del panorama politico napoletano, amministratori delegati di importanti istituti bancari, imprenditori di successo e personalità accademiche decorate. La sua attività, condotta con la massima discrezione, è stata oggetto di un’intervista rilasciata tempo fa a Selvaggia Lucarelli su Radio M2O. Antonia, laureata due volte e madre di due figli, ha spiegato che la motivazione dei suoi “schiavi” non è puramente sessuale, ma scaturisce da un desiderio di liberazione dalle pesanti responsabilità e dal peso del potere che caratterizza le loro vite professionali. Il gioco sadomasochistico, secondo Antonia, permette a questi uomini di “deresponsabilizzarsi”, di avvicinarsi alla loro vera natura e alle loro libertà individuali, andando oltre le sovrastrutture sociali e culturali. Le richieste dei suoi ospiti sono molto variegate e talvolta eccentriche, come dimostra il rifiuto di Antonia di un’offerta di 3000 euro da un professionista di chiara fama, che desiderava essere rinchiuso all’interno di un contenitore per rifiuti. L’aspetto fondamentale, sottolinea la donna, è il pieno consenso dei partecipanti a queste pratiche.