Il cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna: prospettive nocerine

Il 20 luglio 2019 ha segnato il cinquantesimo anniversario di un evento epocale nell’esplorazione spaziale: il primo allunaggio. Intorno alle 22:30 in Italia, dopo una diretta televisiva di quasi 27 ore, milioni di persone hanno assistito a un momento che ha rivoluzionato la percezione del potenziale scientifico e ha tracciato il futuro dell’esplorazione umana. Antonio Pecoraro, storico nocerino, ricorda quella maratona mediatica che ha catturato l’attenzione del Paese. La sua passione per la storia locale, sin da giovane, si è intrecciata con l’interesse per l’astronomia, amplificato dall’incontro con l’illustre astronomo nocerino Alfonso Fresa. Fresa, ex presidente dell’International Lunar Association, è stato onorato con l’intitolazione di un cratere lunare, sebbene non ufficialmente riconosciuto dall’Unione Astronomica Internazionale. Pecoraro ha curato nel 2017 la pubblicazione delle memorie di Fresa, “Memorie di un astronomo”, un volume che esplora la vita dello scienziato, la sua dedizione all’astronomia e la sua passione condivisa con Pecoraro per l’archeologia, con una prefazione dell’astrofisico Massimo Capaccioli. Per un’analisi scientifica dell’evento, abbiamo intervistato l’ingegnere Alberto Fienga, presidente del Centro Astronomico Neil Armstrong di Salerno (CANA). Fienga, da circa quarant’anni impegnato nella promozione dell’astronomia, ha organizzato, in occasione dell’anniversario, una manifestazione il 16 luglio (data del lancio dell’Apollo 11) sul monte Tubenna per osservare un’eclissi lunare. Fienga ha sottolineato l’aspetto politico della corsa allo spazio, tra Stati Uniti e URSS durante la Guerra Fredda, citando le parole del presidente Kennedy: “…non sarà un uomo solo ad andare sulla luna, ma un’intera nazione”. Il programma Apollo, come ricordato da Barack Obama nel 2009, ha generato innovazioni tecnologiche con ricadute inestimabili in campi come la dialisi, i sistemi di purificazione dell’acqua, i sensori di gas e la miniaturizzazione elettronica. Guardando al futuro, Fienga ha anticipato che le future esplorazioni lunari, con il supporto della robotica, mirano a creare una base per le missioni su Marte.