Conclusione della Mostra “I Papiri di Matteo” a Salerno e Visita Guidata

Conclusione della Mostra “I Papiri di Matteo” a Salerno e Visita Guidata

Sabato 24 maggio, la Sala San Tommaso della Cattedrale di Salerno ospita l’ultimo giorno di apertura della mostra personale di Renaldo Fasanaro, “I Papiri di Matteo”. Alle 18:00, l’artista condurrà una visita guidata attraverso questa esposizione di 62 preziosi manufatti su papiro e pergamena. L’esposizione esplora la peculiarità del Vangelo di Matteo, tracciando un percorso attraverso i luoghi dell’Antico e del Nuovo Testamento, ponendo l’accento sulla giunzione tra la tradizione ebraica e le origini della Chiesa cristiana. Un aspetto unico della mostra è la presentazione, per la prima volta al pubblico, di 15 riproduzioni a grandezza naturale su papiro di frammenti del testo originale dell’Apostolo. Dopo i saluti dell’arcivescovo Luigi Moretti, del parroco don Michele Pecoraro e del presidente dell’associazione Adorea, Bernardo Altieri, interverranno Renaldo Fasanaro, Chiara Lambert e Felice Pastore. La mostra rappresenta un tassello di un ampio studio sull’Apostolo Matteo, che culminerà in un’opera letteraria di prossima pubblicazione. L’esposizione presenta reperti antichi, raccolti da Fasanaro, che documentano il cammino del popolo di Dio verso la Terra Promessa. I quindici frammenti riprodotti, accuratamente selezionati da Fasanaro tra migliaia di frammenti già catalogati dalla comunità scientifica internazionale, offrono un’opportunità per riflettere sulla persistenza della tradizione giudaica nella cultura e nella fede cristiana. Il percorso espositivo inizia con una pergamena di cervo rosso del Caspio, proveniente da Israele, parte di una Torah del XVIII secolo contenente il primo capitolo del libro dei Numeri. Segue un eccezionale frammento di tunica di lino, tessuto di una comunità cristiana copta del deserto occidentale del Sinai (IV-VII secolo d.C.), che ci avvicina alla vita quotidiana delle prime comunità cristiane. Al centro della mostra, un amuleto “Iamatikon” (P. Oxy. 1077, Mt. 4:23-24, V-VI secolo d.C.), con un ritratto forse identificabile con l’Apostolo, completa il racconto.