Conferenza su “Terra e Acqua: Il futuro del nostro pianeta” al Quarto Istituto Comprensivo

Martedì 19 febbraio, alle ore 10:00, presso la sala convegni del Quarto Istituto Comprensivo di Nocera Inferiore, in via Eugenio Siciliano, si terrà una significativa conferenza dal titolo “Terra e Acqua: Il futuro del nostro pianeta”. L’evento è organizzato dall’associazione medica Marco Levi Bianchini e dal Gruppo di studio storia dell’adolescenza Infanzia del Territorio (G.S.S.A.I.T.), in collaborazione con l’istituto ProfAgri di Castel San Giorgio, godendo del patrocinio dell’Università Nuova Scuola Medica Salernitana, Popular-University e del Gruppo di studio nazionale della storia della pediatria della Società Italiana di Pediatria. La giornata inizierà con i saluti della preside Annarosaria Lombardo, seguiti dagli interventi dell’assessore alle politiche giovanili e culturali del Comune di Nocera Inferiore, Federica Fortino, e dell’assessore al Patrimonio, Infrastrutture ed ERP, Imma Ugolino. Il dottor Carlo Montinaro introdurrà i lavori, cui seguiranno le relazioni della professoressa Assunta di Nunzio, direttrice della sede ProfAgri di Castel San Giorgio, della professoressa Elisabetta De Falco, della professoressa Aminta Ferrara e di alcuni studenti del ProfAgri. La segreteria organizzativa è curata dal professor Aniello Petti, dalla professoressa Annamaria Petagna e dal professor Enrico Della Monica. La conferenza si concentrerà sull’importanza di una gestione responsabile delle risorse idriche e del suolo per le generazioni future, affrontando la problematica dell’inquinamento ambientale. Gli studenti del ProfAgri, scuola specializzata in Ambiente, Agricoltura e Alimentazione, illustreranno le loro analisi su suolo e acqua, mostrando, tra l’altro, tecniche di campionamento, separazione di scheletro e terra per la determinazione dei macroelementi (NPK) essenziali per la crescita vegetale, e simulazioni di lisciviazione dei nitrati nelle falde acquifere, con confronto tra i risultati ottenuti e quelli di un campione d’acqua potabile, al fine di evidenziare l’impatto dell’agricoltura sull’inquinamento delle falde.