Iniziativa legale contro il progetto di riqualificazione del fiume Sarno
Un’ampia denuncia, presentata da comitati cittadini e associazioni ambientaliste a cinque procure (Nocera Inferiore, Napoli, Avellino, Salerno e Torre Annunziata), contesta il mastodontico progetto di riqualificazione del fiume Sarno, sollevando preoccupazioni per gravi rischi ambientali e sanitari. La denuncia coinvolge anche enti locali, provinciali e regionali, ed è firmata da numerose organizzazioni, tra cui il Comitato No Vasche di Nocera Inferiore, il Comitato per la Salute, il Comitato della Cavaiola e la Gente del Sarno. Il documento evidenzia il pericolo di contaminazione delle falde acquifere e la perdita di terreni coltivabili. Sono allegate analisi che dimostrano livelli di cromo 14.000 volte superiori alla norma nelle acque del torrente Solofrana, riscontrati sia in seguito all’esondazione del 2009, che in analisi più recenti che mostrano elevati livelli di alluminio, cromo, piombo ed Escherichia coli. Inoltre, si contesta la mancanza di trasparenza nel progetto, in particolare la scarsità di dati relativi alle acque dei torrenti Solofrana e Cavaiola nel Quadro Ambientale, con l’unica analisi disponibile risalente al 2001/2002 che riporta gli stessi elevati livelli di cromo. Un’ulteriore critica riguarda la mancata pianificazione della manutenzione delle opere, con conseguenti costi proibitivi (si stimano 10 milioni di euro solo per la vasca di Cicalesi), che mettono in difficoltà i comuni coinvolti. Infine, la denuncia segnala un potenziale conflitto di interessi nella commissione di valutazione d’impatto ambientale, composta da rappresentanti dell’Arcadis e della Regione Campania, entrambi coinvolti nella progettazione e nella valutazione del progetto. Si prevede l’adesione di altri comuni, come Montoro Inferiore, che ha già incaricato un legale per contestare la localizzazione delle vasche di laminazione.