Salute, Ambiente e Legalità: Il Caso Solofrana a Roccapiemonte

Il 27 giugno, presso la sala conferenze di Palazzo Marciani a Roccapiemonte, si terrà un’importante discussione pubblica incentrata sulla salute pubblica e l’inquinamento del torrente Solofrana, affluente del Sarno. L’iniziativa, promossa dalle Guardie Ambientali d’Italia (sezione provinciale presieduta dall’avvocato Concetta Galotto), dalla Consulta cultura e pari opportunità del Comune di Roccapiemonte (presidente Maria Leone) e dal Distretto Agro-alimentare Nocera Gragnano (presidente avvocato Aniello Pietro Torino), mira a sensibilizzare cittadini e istituzioni su una problematica ambientale di lunga data. Roccapiemonte, uno dei 39 comuni campani attraversati dal fiume Sarno – considerato tra i più inquinati d’Europa – rappresenta un caso emblematico di una situazione che rischia di trasformarsi in una nuova “terra dei fuochi”. L’allarme è stato rilanciato da un’ordinanza sindacale del 16 maggio 2014, che, in seguito a rilevamenti ARPAC Campania che evidenziavano livelli di cromo nel Solofrana ampiamente superiori ai limiti consentiti, ha vietato l’utilizzo delle sue acque per irrigazione e abbeveraggio del bestiame. Il sindaco Pascarelli, in qualità di massima autorità sanitaria locale, ha inoltre proibito ogni attività agricola e il pascolo entro i 150 metri dagli argini. Il dibattito, moderato da Luisa Trezza, vedrà la partecipazione di eminenti esperti: il Sostituto procuratore Giancarlo Russo, il medico oncologo Andrea Donato (già coordinatore del registro tumori della provincia di Salerno), il dottor Vincenzo Bevilacqua (responsabile dell’Unità operativa veterinaria ASL Salerno area nord), il dottor Antonello Barretta (dirigente della UOD autorizzazioni ambientali e rifiuti Salerno della Regione Campania), l’ingegnera ambientale Nicoletta Fasanino e il presidente del Consorzio di bonifica Antonio Setaro. L’incontro, che inizierà alle ore 19:00, si propone come un’occasione di confronto tra magistratura, esperti del settore sanitario e rappresentanti degli enti competenti per la gestione e la bonifica del corso d’acqua, affrontando il problema della tutela ambientale e della salute pubblica alla luce del principio di legalità.