L’eredità archeologica di Nocera: un appello per la sua salvaguardia

Antonio Salzano, copresidente del Comitato per il referendum sulla riunificazione di Nocera, ha lanciato un accorato appello per la tutela dell’antico patrimonio archeologico di Nuceria Alfaterna, oggi Nocera. In una lettera aperta, Salzano sottolinea il grave stato di abbandono in cui versano le vestigia dell’antica città, un tempo capitale di una federazione comprendente Pompei, Stabia, Sorrento ed Ercolano. Ricordando le parole dell’archeologo Amedeo Maiuri, che già nel 1958 denunciava l’oscura topografia e la scarsa attenzione dedicata a questi siti, Salzano evidenzia come, a distanza di oltre sessant’anni, la situazione sia sostanzialmente immutata. L’unico sito archeologico accessibile al pubblico è il Battistero paleocristiano, mentre preziosi reperti, come il teatro ellenistico, giacciono sommersi dalla vegetazione incolta, dimenticati dalle istituzioni. Questo teatro, un tempo maestoso punto di riferimento visibile da Porta Romana lungo la via Popilia, rappresentava un simbolo del prestigio economico e politico di Nocera, come sottolineato dallo studioso Antonio Pecoraro. Anche la necropoli monumentale di Pizzone, con i suoi monumenti funerari del I secolo a.C., e lo scavo Fasolino, che ha riportato alla luce un tratto della via Popilia, sono oggi vittime di un’incuria che li sta progressivamente cancellando. Salzano conclude il suo appello sollecitando un intervento urgente per la valorizzazione di questo patrimonio, evidenziando che la tutela dei beni culturali non rappresenta un mero onere, ma una preziosa risorsa per lo sviluppo economico e la crescita del territorio, un investimento fondamentale per il futuro.