Un Natale sereno a Nocera per Padre Gigino

Un Natale sereno a Nocera per Padre Gigino

Nino Maiorino, ex residente di Nocera Inferiore, ora di Cava de’ Tirreni a seguito del sisma del 1980, ricorda con affetto il suo legame con Padre Luigi Petrone, figura religiosa molto amata e discussa nella città metelliana. La sua vita nocerina, profondamente radicata fino al tragico evento sismico, ha lasciato spazio a nuove realtà, ma i ricordi, soprattutto quelli dell’infanzia e della gioventù, rimangono vivi e indelebili. Tra questi, spicca la frequentazione del santuario francescano di Santa Maria degli Angeli, noto come San Francesco al Campo, situato al confine tra Nocera Inferiore e Superiore. Il santuario, pur appartenendo al comune superiore, era meta privilegiata di pellegrinaggi, soprattutto da parte degli abitanti di Nocera Inferiore, che percorrevano chilometri a piedi per partecipare alle funzioni, in particolare durante la Settimana Santa. La Via Crucis, evento di grande suggestione, era magistralmente organizzata e impreziosita dalle composizioni musicali di talentuosi frati, tra cui gli indimenticati Buondonno, padre Enrico e padre Serafino. L’evento religioso-musicale, con le sue preghiere intense e le omelie coinvolgenti, era un momento di forte spiritualità e partecipazione comunitaria. Maiorino, spesso armato del suo registratore a bobina, ha immortalato questi momenti indimenticabili, purtroppo andati perduti a causa del terremoto. La memoria di queste celebrazioni lo ha riportato al Natale del 24 dicembre, quando, durante la messa di mezzanotte nella basilica, ha incontrato Padre Petrone, recentemente trasferito a Nocera. La serenità ritrovata sul volto del frate, dopo un periodo intenso e forse pesante a Cava de’ Tirreni, ha riempito di gioia Maiorino e tutti coloro che hanno apprezzato l’operato di Padre Gigino nella ricostruzione della basilica e del monastero di Cava. L’auspicio è che, grazie all’iniziativa di Padre Petrone e alla collaborazione di Padre Remigio, maestro Felice Cavaliere e il Coro metelliano, alcune di quelle solenni celebrazioni, in particolare la Via Crucis, possano essere riproposte, riportando alla luce la preziosa eredità musicale raccolta nel convento di Nocera.