Non comprare questo salume: ti manda in terapia intensiva | Il Ministero ha richiamato urgentemente i ciccioli

Il Ministero della Salute ha richiamato un lotto di “Ciccioli S/V” Serafini per rischio Listeria. Non consumare: scopri i dettagli e cosa fare per la tua sicurezza alimentare.

Non comprare questo salume: ti manda in terapia intensiva | Il Ministero ha richiamato urgentemente i ciccioli
Richiamo alimentare: Ciccioli Serafini a rischio ListeriaIl Ministero della Salute ha richiamato un lotto di “Ciccioli S/V” Serafini per rischio Listeria. Non consumare: scopri i dettagli e cosa fare per la tua sicurezza alimentare.

Il Ministero della Salute ha diramato un’allerta alimentare cruciale, disponendo il richiamo di un lotto di “Ciccioli S/V” a marchio Serafini. La motivazione è la presenza del batterio Listeria monocytogenes, un agente patogeno che può causare gravi problemi di salute. Questo provvedimento è stato reso pubblico sul sito ufficiale del Ministero il 18 dicembre 2025, invitando tutti i consumatori a prestare la massima attenzione e a non consumare il prodotto coinvolto.

Per identificare correttamente il lotto interessato, è fondamentale verificare i seguenti dettagli. Il prodotto in questione è denominato “Ciccioli S/V” del marchio Serafini, con sede dello stabilimento in Strada Agazzana 59, Piacenza. Il lotto di produzione specifico è il 07/2025, con data di scadenza fissata al 31 marzo 2026. Si tratta di tranci sottovuoto da 400/500 grammi. La ragione del richiamo è la “presenza di Listeria monocytogenes su 1 uc ex reg. 2073/2025”, ovvero la rilevazione del batterio in un’unità campionaria secondo la normativa europea. Chiunque sia in possesso di una confezione di questo lotto deve assolutamente astenersi dal consumarla. I ciccioli del lotto indicato vanno invece buttati oppure riportati al punto vendita d’acquisto, dove sarà possibile richiedere un rimborso o un cambio prodotto alla pari. È importante sottolineare che tutti gli altri lotti del marchio Serafini devono essere considerati sicuri e non sono interessati da questa allerta.

Che cos’è la listeriosi e come si contrae

Che cos'è la listeriosi e come si contrae

Scopri cos’è la listeriosi e come si contrae: informazioni essenziali per la tua salute.

 

La listeriosi è un’infezione di origine alimentare causata dal batterio Listeria monocytogenes, un microrganismo Gram-positivo ubiquitario, presente nell’ambiente come nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione. La sua notevole resistenza lo rende particolarmente pericoloso: è infatti capace di crescere anche a temperature di refrigerazione, rappresentando una minaccia per i prodotti pronti al consumo e quelli a lunga conservazione. L’infezione si verifica principalmente attraverso l’ingestione di cibo contaminato. Tra gli alimenti considerati più a rischio troviamo il pesce affumicato, i formaggi a pasta molle, i paté, le carni fredde, i vegetali preconfezionati e il latte non pastorizzato. La prevenzione è cruciale e si basa su una gestione igienica adeguata durante i processi produttivi e sulla corretta manipolazione degli alimenti a livello domestico.

Le strategie di controllo includono la pastorizzazione e la cottura, metodi efficaci per uccidere il batterio. Tuttavia, è di fondamentale importanza prevenire la ricontaminazione tra cibi crudi e cotti e mantenere le temperature del frigorifero adeguate, idealmente sotto i 4 gradi Celsius, per rallentare la crescita batterica. Un’attenta igiene in cucina, come il lavaggio frequente delle mani e delle superfici, è essenziale per ridurre il rischio di diffusione della Listeria. La consapevolezza sui rischi e le buone pratiche alimentari sono la prima linea di difesa contro questa insidiosa infezione.

Sintomi e gravi rischi della listeriosi

Sintomi e gravi rischi della listeriosi

Listeriosi: i segnali da non ignorare e le gravi conseguenze.

 

I sintomi della listeriosi possono variare notevolmente in base alla condizione immunitaria del soggetto. La manifestazione clinica più comune è la gastroenterite acuta febbrile, simile a una tipica tossinfezione alimentare. Questa forma insorge generalmente poche ore dopo l’ingestione dell’alimento contaminato e, nei soggetti sani, tende a risolversi spontaneamente senza la necessità di trattamenti specifici. I sintomi possono includere febbre, dolori muscolari, nausea, diarrea e mal di testa. Nonostante nella maggior parte dei casi l’infezione possa sembrare lieve, è importante non sottovalutarla, specialmente per le categorie a rischio.

Nei casi più gravi, l’infezione da Listeria può evolvere in una forma invasiva o sistemica, con conseguenze potenzialmente fatali. Queste varianti possono portare allo sviluppo di patologie severe come la meningite (infiammazione delle membrane che rivestono il cervello e il midollo spinale), l’encefalite (infiammazione del cervello) o gravi forme di setticemia (infezione del sangue). Nelle varianti sistemiche, il periodo di incubazione può estendersi considerevolmente, raggiungendo anche i 70 giorni, rendendo difficile risalire all’alimento contaminato. Particolare attenzione deve essere rivolta a donne in gravidanza, neonati, anziani e persone con sistema immunitario compromesso, per i quali la listeriosi può avere esiti estremamente gravi, inclusi aborti spontanei o nascite premature.