Con l’arrivo dell’inverno, il naso tappato torna a essere uno dei fastidi più comuni e ostinati, spesso difficile da alleviare anche con i rimedi tradizionali. La sensazione di congestione, che si alterna tra una narice più libera e l’altra ostruita, può diventare pesante soprattutto di notte. In questo contesto sta circolando un metodo curioso e immediato che richiede soltanto una bottiglia d’acqua posizionata sotto l’ascella per favorire lo “sblocco” della narice chiusa. Un trucco semplice che ha attirato molta attenzione grazie alla sua apparente efficacia.
A illustrare il meccanismo alla base di questo metodo è un approfondimento firmato dal giornalista Giuseppe Guarino, che spiega come una risposta fisiologica del corpo possa contribuire a migliorare temporaneamente la respirazione. Prima di capire perché una bottiglia sotto l’ascella possa portare beneficio, è necessario comprendere cosa accade ai turbinati nasali durante un raffreddore e perché il naso sembra “chiudersi” a fasi alterne.
Cosa succede al naso durante il raffreddore e come agisce la pressione sotto l’ascella
All’interno delle narici si trovano i turbinati, tre strutture per lato che filtrano, umidificano e riscaldano l’aria. Questi tessuti sono ricchi di vasi sanguigni e, in presenza di un’infezione o di un’infiammazione, tendono a gonfiarsi riempiendosi di sangue. Il rigonfiamento, utile a portare anticorpi nella zona interessata, provoca però il restringimento del passaggio d’aria e quindi la percezione di congestione.
A rendere tutto più evidente è il ciclo nasale, un processo naturale per cui le due narici non lavorano mai contemporaneamente alla massima capacità. Ogni 2-3 ore una narice si dilata e l’altra si restringe, alternandosi. Quando si è raffreddati, questo fenomeno diventa più marcato e fa sembrare il naso costantemente chiuso da un lato.
È proprio qui che entra in gioco il trucco della bottiglia. Il metodo consiste nel posizionare una bottiglia d’acqua, piena o vuota, sotto l’ascella del lato opposto alla narice ostruita, stringendo il braccio per esercitare una pressione costante. Ad esempio, se la narice sinistra è chiusa, la bottiglia va posta sotto l’ascella destra per almeno 15 minuti. In alternativa, si può ottenere un effetto simile sdraiandosi sul fianco opposto alla narice chiusa, sfruttando la pressione del peso del corpo.
Perché il trucco della bottiglia sembra funzionare e quali sono le basi fisiologiche
La possibile efficacia della tecnica è legata alla stimolazione del sistema nervoso simpatico, che regola diverse funzioni corporee, compresa la gestione della congestione nasale. La pressione sotto l’ascella attiva una risposta fisica che può modificare il tono muscolare e influire sulla circolazione. Secondo questa interpretazione, tale stimolazione favorirebbe il drenaggio venoso, incluso quello della vena giugulare, contribuendo a ridurre l’afflusso di sangue nei turbinati e liberando così la narice opposta.
L’ascella è infatti una zona ricca di terminazioni nervose e vasi sanguigni: una pressione mirata può generare riflessi indiretti che aiutano a diminuire temporaneamente la congestione. È importante sottolineare che non esistono ancora studi scientifici approfonditi che confermino in modo definitivo questo meccanismo, ma molte persone riferiscono un alleggerimento del sintomo dopo aver provato il metodo, percependolo come un rimedio rapido e privo di effetti collaterali.
In un periodo in cui il raffreddore è particolarmente diffuso, questo trucco rappresenta un’opzione semplice e immediata da sperimentare prima di ricorrere a spray nasali o farmaci, soprattutto quando la congestione diventa insistente e si cerca un sollievo pratico nella vita quotidiana.