Nel periodo dell’anno in cui il salmone affumicato diventa protagonista sulle tavole italiane, arriva un avviso che accende i riflettori sulla sicurezza alimentare. Un lotto di salmone affumicato norvegese a marchio Food from the World è stato richiamato da numerosi supermercati a causa di una possibile contaminazione da Listeria monocytogenes, un batterio potenzialmente pericoloso per la salute. La comunicazione, diffusa da Esselunga attraverso i propri canali ufficiali, ha immediatamente sollevato preoccupazione tra i consumatori, soprattutto perché il prodotto appartiene a una fascia molto acquistata in vista delle festività. A questo si aggiunge un secondo richiamo, diramato dal Ministero della Salute, relativo a un lotto di filetti di acciughe che presenterebbe un rischio di istamina oltre i limiti consentiti.
Il ritiro del salmone affumicato, disposto in via del tutto precauzionale dal produttore, riguarda la confezione da 250 grammi della linea Luxury Selection, con numero di lotto 485116 e data di scadenza 28 dicembre 2025. Il prodotto è stato confezionato nello stabilimento polacco della ditta Koral SA e distribuito in Italia da Food from the World s.r.l. L’avvertenza è chiara: il salmone non deve essere consumato per nessun motivo, poiché la possibile presenza di Listeria rappresenta un rischio serio soprattutto per donne in gravidanza, anziani, soggetti immunodepressi e bambini. Si tratta dunque di una misura preventiva che punta a evitare qualsiasi conseguenza sulla salute dei consumatori.
Listeria nel salmone: perché il richiamo è scattato e cosa devono fare i clienti
Anche se l’allerta arriva a scopo precauzionale, la Listeria è un batterio che non va mai sottovalutato. La sua eventuale presenza nei prodotti ittici affumicati è uno dei motivi principali per cui vengono effettuati controlli periodici, soprattutto nei periodi di maggior consumo. In questo caso, l’azienda produttrice ha ritenuto necessario intervenire con un richiamo immediato, comunicato ai punti vendita affinché il lotto venisse ritirato dagli scaffali. I consumatori che avessero acquistato il prodotto devono evitare il consumo e rivolgersi al punto vendita per la restituzione o per ottenere informazioni sull’eventuale rimborso.
Il richiamo coincide con un momento dell’anno in cui il salmone affumicato è particolarmente diffuso, e questo contribuisce ad amplificare l’attenzione attorno alla notizia. La diffusione tempestiva dell’avviso da parte dei supermercati coinvolti rappresenta uno degli strumenti principali per ridurre i rischi e garantire la sicurezza dei clienti. La trasparenza nelle comunicazioni, in circostanze come questa, resta fondamentale per mantenere alto il livello di fiducia nel settore alimentare.
Acciughe richiamate per rischio istamina: l’avviso del Ministero della Salute
Parallelamente al caso del salmone, il Ministero della Salute ha pubblicato un ulteriore richiamo alimentare, questa volta relativo ai filetti di acciughe all’olio di girasole a marchio Capri. Il lotto interessato è il 060327, con termine minimo di conservazione fissato al 6 marzo 2027. Il motivo del ritiro è la possibile presenza di istamina oltre i limiti consentiti dalla normativa, una condizione che può causare disturbi anche gravi nei soggetti che consumano il prodotto contaminato.
Le acciughe sono state confezionate in vasetti di vetro da 140 grammi dall’Industria Ittica Torrenovese per Igino Mazzola Spa. Anche in questo caso, le indicazioni per i clienti sono inequivocabili: non consumare il prodotto e riportarlo nel punto vendita, dove sarà gestita la procedura di ritiro. La presenza di istamina, infatti, può provocare reazioni immediate come rossore, mal di testa, nausea e sintomi simili a una reazione allergica, motivo per cui le autorità intervengono con urgenza non appena viene rilevato un valore anomalo.
La doppia segnalazione di questi giorni richiama ancora una volta l’importanza dei controlli e delle comunicazioni tempestive, fondamentali per proteggere la salute pubblica. In un mercato alimentare vasto e articolato, la capacità di rintracciare rapidamente i lotti sospetti e informare i consumatori resta il principale strumento di prevenzione. Per chi ha acquistato i prodotti segnalati, l’indicazione è sempre la stessa: non consumarli e rivolgersi subito al punto vendita per la gestione del richiamo.