Maddie McCann, dopo 18 anni qualcosa si muove davvero: la svolta nel caso | Il ritrovamento
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Il caso che ha commosso il mondo intero torna al centro delle indagini: perché la polizia ha riaperto le ricerche e cosa potrebbe emergere ora.
Ci sono storie che il tempo non riesce a archiviare, ferite che restano aperte anche quando passano gli anni, i governi, le indagini, i sospetti e le piste abbandonate. Tra queste, una delle più dolorose e seguite al mondo è senza dubbio quella di Maddie McCann, la bambina inglese scomparsa nel 2007 mentre era in vacanza con la famiglia in Portogallo. Aveva appena 3 anni, un visetto diventato simbolo internazionale delle ricerche sui minori scomparsi.
Da allora sono passati 18 anni. Nessuna traccia, nessun ritrovamento, solo una lunga scia di speranze infrante e misteri ancora irrisolti. Eppure, qualcosa si muove adesso. Qualcosa che non succedeva da tempo, qualcosa che ha spinto le autorità a riaprire un dossier che sembrava ormai destinato a restare nel limbo.
La svolta: le ricerche sono ripartite dopo anni di silenzio
La mattina del 2 dicembre le forze dell’ordine tedesche e portoghesi hanno ripreso le ricerche in due zone specifiche dell’area di Lagos, vicino a Praia da Luz, dove Maddie scomparve. Gli investigatori stanno ispezionando due pozzi nella zona di Atalaia, a dieci minuti dal resort in cui la bambina alloggiava. Un dettaglio che non è casuale, perché secondo il quotidiano portoghese Correio da Manha, la riapertura delle indagini sarebbe stata innescata da una possibile confessione o indicazione arrivata di recente.
La Procura di Braunschweig, in Germania, ha confermato ufficialmente che è in corso un nuovo procedimento penale collegato al caso. Si tratta di una mossa tutt’altro che ordinaria, considerando che l’ultima grande operazione risale al 2023, quando venne scandagliata l’area del bacino di Barragem do Arade senza esito.
Questa volta, invece, la zona di interesse è molto più ampia: oltre ai pozzi, le ricerche coinvolgono i terreni intorno al Luz Ocean Club, il resort da cui Maddie è scomparsa, e soprattutto l’ex capanno e gli spazi frequentati da Christian Brueckner, il principale indiziato del caso, oggi in carcere per altri reati.

Il sospetto su Brueckner e la nuova pista: cosa stanno cercando davvero
Brueckner lavorava nella zona proprio nel periodo della scomparsa. Dopo quella notte, vendette la sua auto e – secondo quanto riferito agli inquirenti da un suo conoscente – avrebbe fatto una confessione inquietante, ammettendo di essere coinvolto nel rapimento. Nulla è mai stato provato, ma bastò per trasformarlo nel principale sospettato.
Le ricerche attuali dureranno almeno tre giorni e coinvolgeranno 42 chilometri quadrati attorno alle aree frequentate dall’uomo. Pozzi, cisterne, terreni e strutture abbandonate saranno controllati uno per uno. La sensazione, anche secondo gli investigatori, è che stavolta non si cerchi una persona viva ma eventuali resti che possano finalmente dare una risposta a un mistero che ha segnato una generazione.
Maddie oggi avrebbe 20 anni. La sua storia ha fatto il giro del mondo, diventando un caso simbolo della vulnerabilità dei minori e del dolore senza fine di chi non smette di cercare. E mentre le autorità scavano nel terreno di Lagos, milioni di persone restano col fiato sospeso, chiedendosi se questa sarà la volta in cui, dopo 18 anni, emergerà finalmente la verità.
