Meghan Markle beccata con la refurtiva: spunta il vestito “rubato” da 1.700 dollari | Adesso escono le immagini 

Meghan Markle beccata con la refurtiva: spunta il vestito “rubato” da 1.700 dollari | Adesso escono le immagini 

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Un elegante abito verde nello speciale natalizio Netflix riporta alla luce un mistero del 2022: il capo era in prestito e non sarebbe mai stato restituito.Un nuovo caso mediatico scuote la vita dei Sussex: un semplice abito verde smeraldo indossato da Meghan Markle nel trailer dello speciale natalizio Netflix dal titolo “With Love” è bastato per riaccendere voci e sospetti su un episodio risalente al 2022. Secondo alcune ricostruzioni, infatti, l’abito — un modello firmato Galvan dal valore di circa 1.700 dollari — sarebbe stato fornito in prestito per un servizio fotografico di quell’anno e non sarebbe mai stato restituito alla produzione o al brand. Un dettaglio che, riemerso alla comparsa del nuovo trailer, ha subito scatenato polemiche e speculazioni.

La questione, però, è tutt’altro che chiara. I rumor arrivano da fonti anonime vicine al settore moda e intrattenimento, riprese inizialmente da siti di gossip statunitensi. Nessuna conferma ufficiale, nessun documento e nessun comunicato del marchio Galvan: solo una catena di supposizioni alimentata dalla coincidenza visiva tra l’abito comparso nel trailer e quello usato durante il photoshoot del 2022. Una narrativa perfetta per i tabloid, ma senza riscontri verificabili. Nel frattempo, dallo staff della duchessa sono arrivate reazioni molto dure.

Il caso del vestito “sparito”: ricostruzione di una polemica

Tutto parte da un servizio fotografico realizzato nel 2022, durante il quale Meghan avrebbe indossato il noto abito verde Galvan. Secondo alcune testate americane, il capo sarebbe stato fornito in prestito e, terminato lo shooting, non sarebbe mai tornato ai proprietari. Per anni la storia è rimasta una curiosità senza grande eco, fino a quando il trailer del nuovo speciale Netflix ha mostrato un abito identico, dando nuova linfa al racconto del “vestito scomparso”.

I media statunitensi più sensazionalistici hanno iniziato a suggerire, senza prove concrete, che Meghan possa aver trattenuto il capo senza autorizzazione. Una tesi che si basa esclusivamente su indiscrezioni anonime e che non trova alcun riscontro ufficiale. Né la produzione dello shooting né il marchio Galvan hanno rilasciato dichiarazioni per confermare o smentire il presunto ammanco, contribuendo a lasciare la vicenda in una zona grigia che alimenta l’attenzione dei curiosi.

Il portavoce della duchessa, interpellato da People, ha definito le accuse “categoricamente false” e “altamente fuorvianti”, giudicando la diffusione di tale insinuazione come potenzialmente diffamatoria. La difesa ufficiale spiega che qualsiasi capo trattenuto dopo uno shooting viene conservato nel pieno rispetto degli accordi contrattuali stipulati fra produzione, stylist e staff di Meghan. Una prassi comune nel settore, dove la gestione dei costumi può prevedere restituzioni, acquisti o trasferimenti concordati.

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Un caso mediatico più che un fatto accertato

Ad alimentare il dibattito non è tanto una prova concreta, quanto il ritorno dell’abito nel nuovo progetto Netflix, elemento che ha riacceso l’interesse dei tabloid sempre pronti a cavalcare tensioni e presunte irregolarità riguardanti la duchessa di Sussex. Finora però la vicenda resta interamente nel campo delle ipotesi. Nessun ente coinvolto ha confermato che il capo fosse effettivamente “sparito” o che vi fosse stato un obbligo di restituzione non rispettato.

L’assenza di una posizione ufficiale da parte del brand Galvan o della produzione del photoshoot conferma che il cosiddetto “scandalo dell’abito” rimane una storia mediatica, più utile a generare clic che a chiarire fatti. Allo stato attuale, le dichiarazioni dello staff di Meghan rappresentano l’unica versione documentata e puntano in una direzione molto precisa: non c’è stato alcun comportamento irregolare.

Resta però un dato innegabile: ogni apparizione pubblica dei Sussex continua a diventare terreno fertile per ipotesi, sospetti e narrazioni spesso più vicine al mondo del gossip che alla realtà verificata. Un fenomeno che, ancora una volta, dimostra quanto l’attenzione attorno alla coppia resti altissima, anche per un abito riapparso a distanza di tre anni.