Ornella Vanoni, trapelata l’ultima telefonata prima di morire: ha detto una frase spaventosa | Adesso ci dovremo fare i conti per sempre
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Pochi giorni prima della morte, Ornella Vanoni aveva confidato a un amico un dolore lancinante alla schiena: parole lucide e inquietanti che oggi assumono un peso drammatico.
La scomparsa di Ornella Vanoni, avvenuta il 21 novembre a 91 anni, continua a svelare dettagli che rendono ancora più doloroso l’addio alla grande interprete. La telefonata fatta dall’artista a un amico, riportata dal Corriere della Sera, tratteggia un quadro fragile e preoccupato, la voce di una donna che percepiva che qualcosa non stava andando come avrebbe dovuto. Nonostante ciò, come sempre, la cantante manteneva una lucidità sorprendente e una capacità di guardare avanti che l’ha accompagnata fino all’ultimo istante.
Il titolo richiama la sensazione che quelle parole lasciano oggi nelle orecchie di chi le ascolta: la consapevolezza improvvisa di una fragilità che sembrava non appartenere a una figura così forte e carismatica. La frase sulla schiena “trapassata da un coltello” non è solo un’immagine potente: è la testimonianza più evidente di quanto quel dolore fosse già il segnale di un malessere profondo.
L’artista, nonostante la preoccupazione, aveva continuato a muoversi con la determinazione di sempre. Aveva pianificato un ricovero in una clinica specializzata per risolvere quel problema alla vertebra che da giorni la tormentava. La sua era una richiesta di aiuto, ma anche un atto di fiducia verso il futuro, convinta che si sarebbe rimessa presto.
L’ultima telefonata e i segnali del malessere che l’ha colpita
«Non sto bene, mi sento strana. Ho un dolore come un coltello che mi trapassa la schiena»: così Ornella si era confidata con Maurizio Porro, amico e interlocutore fidato. Aveva parlato apertamente della necessità di farsi ricoverare a Pavia, spiegando che lì avrebbe trovato i professionisti giusti per sistemare il problema alla vertebra che la stava mettendo in difficoltà. Una telefonata lucida, inquieta, sincera, pronunciata a pochi giorni dalla sua morte.
Nel corso della conversazione, aveva anche raccontato della sua routine televisiva, accennando alla presenza a “Che tempo che fa” prevista per la domenica successiva. «No, questa settimana non vado da Fazio… ci andrò domenica prossima», aveva detto. Un appuntamento al quale non è mai arrivata. L’ennesimo segnale di una quotidianità che, nonostante il malessere crescente, Ornella cercava di affrontare con la professionalità che l’ha sempre contraddistinta.

L’energia creativa che non si era mai spenta
Nonostante la fatica degli ultimi mesi, la Vanoni non aveva mai smesso di pensare alla musica. Durante uno degli ultimi concerti agli Arcimboldi, aveva confidato di aver temuto di non riuscire a portare a termine la serata, segno di una stanchezza che iniziava a farsi sentire con forza. Ma il desiderio di creare, di collaborare, di cantare era rimasto intatto.
Lo conferma Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, che aveva costruito con lei un legame artistico profondo a partire dal 2019. Il musicista ha raccontato che erano pronti a lavorare a nuovi brani insieme. Dalla loro collaborazione era nata “Arcobaleno”, un pezzo nato da esperienze e sensibilità condivise, che lo stesso Sangiorgi ha definito un dono ricevuto da Ornella. Un progetto musicale che avrebbe dovuto proseguire e che ora resta sospeso, testimonianza di una creatività che non aveva mai conosciuto pause.
