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Un’ondata di aria fredda sta per colpire l’Italia settentrionale, con un brusco calo termico che potrebbe far registrare temperature inferiori di 10–15 °C rispetto ai valori recenti.
Secondo gli ultimi aggiornamenti meteorologici, una massa d’aria polare marittima è in discesa verso la penisola, pronta a interessare in modo netto le regioni del Nord. Le previsioni mostrano un quadro che cambia rapidamente: giornate più corte, venti freddi e temperature che si avvicinano ai valori tipici dell’inverno già nella stagione autunnale.
Le regioni più esposte saranno la Pianura Padana, il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia, dove si attende un peggioramento già nelle prossime 24-48 ore. Oltre alla diminuzione delle temperature, è previsto un aumento della ventilazione e un calo delle temperature percepite — effetto “wind chill” che amplifica la sensazione di freddo.
Gli studi recenti indicano che il calo termico potrebbe aggirarsi intorno ai 10–15 °C rispetto alle medie delle ultime settimane. Per esempio, se una provincia del Nord segnava massime sui 15 °C, durante l’ondata potrebbe scendere verso i 5 °C o ancora meno. Le minime notturne potrebbero avvicinarsi allo zero o scendere sotto lo zero specialmente nelle zone interne e in pianura.
Gli effetti saranno più evidenti nelle aree esposte all’aria gelida e meno ventilate, come le valli e le zone urbane dove la dispersione termica è maggiore. Meno evidente ma non trascurabile sarà il calo termico anche in regioni adiacenti, che dovranno affrontare giornate più fredde e umide, con un impatto maggiore su riscaldamento, trasporti e comfort abitativo.
Vista l’imminente fase fredda, è importante adottare alcuni accorgimenti: controllare il funzionamento degli impianti di riscaldamento, sigillare porte e finestre per evitare dispersioni e ventilare solo brevemente gli ambienti. In auto è utile controllare liquidi antigelo e gomme invernali se già montate, mentre all’esterno vanno privilegiate abiti a strati, copertura di testa e mani, e riduzione delle attività all’aperto nelle ore più fredde.
Nei luoghi dove il freddo sarà più intenso, come valli interne o zone di pianura scarsamente ventilate, è bene evitare l’uso eccessivo di apparecchi che generano secco o molto caldo in ambienti ristretti senza ricambio d’aria. Conoscere il proprio territorio e adottare semplici comportamenti può fare la differenza nell’affrontare una fase meteo che, seppure non eccezionale dal punto di vista dei minimi assoluti, rappresenta comunque una svolta climatica significativa.
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