Gasparri, in tv scoppia un fuori-onda inaspettato: pizzicano senza filtri lo dicono sottovoce | Hanno sentito tutti
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Un botta e risposta a microfoni aperti tra David Parenzo e Maurizio Gasparri ha acceso la discussione televisiva, trasformando una domanda sussurrata in un caso politico alla vigilia del voto.
L’episodio è avvenuto durante la diretta de “L’aria che tira”, dove il conduttore Parenzo ha incalzato il senatore di Forza Italia sul controverso condono edilizio in Campania, approvato a pochi giorni dalle elezioni regionali del 23 e 24 novembre. Una domanda pronunciata con tono malizioso, quasi sottovoce, ha scatenato l’attenzione degli spettatori: Parenzo ha infatti chiesto se la norma fosse stata pensata “per la campagna elettorale”. Un fuori-onda sfumato solo in apparenza, ma percepito nitidamente dal pubblico.
In un clima già appesantito dalla vicinanza al voto, la questione è subito diventata un punto di frizione. Il tema del condono, da sempre delicato nel dibattito pubblico, è riemerso con forza proprio mentre si discuteva delle conseguenze politiche e sociali che la decisione potrebbe avere sul territorio campano e sul resto del Paese.
Il botta e risposta che ha acceso la tensione
Alla domanda provocatoria del conduttore, Gasparri ha risposto con fermezza, ricordando che l’origine della questione risale al 2003, quando fu varato un condono edilizio nazionale. Secondo il senatore, l’allora governatore della Campania non applicò la norma, creando una situazione sospesa che, a suo dire, “pende da 22 anni”. Ha anche spiegato che il testo sarebbe stato approvato tre volte dal Senato senza però arrivare al traguardo definitivo nelle legislature successive.
Parenzo ha insistito, sottolineando la tempistica: “Però viene fatta adesso a sette giorni dal voto”. Gasparri ha replicato con tono pacato ma deciso, affermando che la norma è stata inserita nella legge di stabilità e che la tempistica non dipenderebbe da una scelta politica legata alle regionali. A quel punto il senatore ha ampliato il ragionamento spiegando che abbattere tutte le case irregolari comporterebbe un impatto enorme e difficilmente sostenibile, chiamando in causa anche il tema delle discariche e delle famiglie coinvolte. Un passaggio che ha ulteriormente scaldato il confronto.
Il sospetto politico e l’avvertimento degli esperti in studio
L’intervento di Gasparri non ha chiuso la discussione. Parenzo ha continuato a insinuare il dubbio che la misura potesse avere un peso elettorale proprio in Campania, mentre in studio il sondaggista Renato Mannheimer ha aggiunto un elemento decisivo: secondo lui, se da un lato il condono può essere percepito positivamente dagli elettori campani, dall’altro rischia di creare un effetto opposto nel resto d’Italia, dove l’opinione pubblica è storicamente poco favorevole a questo tipo di interventi.
Gasparri ha infine ribadito che le disposizioni riguardano abitazioni rimaste escluse da precedenti condoni applicati in città come Vercelli, Catanzaro o Pescara, sottolineando come in Campania la mancata attuazione abbia creato un’anomalia durata anni. Il fuori-onda, la domanda sussurrata e le reazioni immediatamente successive hanno trasformato un passaggio tecnico in un caso mediatico, con la spontaneità del momento che ha messo in luce dinamiche politiche e tensioni interne alla vigilia di una tornata elettorale attesa e delicata. Un episodio che mostra quanto anche un sussurro possa diventare decisivo.
