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Autostrade gelide, prendi 344€ se ti fermano in tratto segnalato: quale cartello vale davvero uno stipendio | Ultimi giorni per adeguarsi

La scadenza per mettersi in regola con l’equipaggiamento invernale si avvicina e, sulle autostrade più fredde, basta il cartello giusto per far scattare una sanzione da 344 euro.

Con l’arrivo delle prime ondate di freddo, molti automobilisti scoprono di essere ancora impreparati alle regole che disciplinano la circolazione nei mesi invernali. Ogni anno, il periodo di transizione porta con sé dubbi e confusione: quando scatta davvero l’obbligo? Quali strade lo prevedono? E soprattutto, qual è il cartello che indica una sanzione così significativa? Domande che diventano ancora più pressanti quando si considera che i controlli sulle autostrade e sulle principali arterie stanno per intensificarsi.

La normativa invernale, infatti, non si applica allo stesso modo ovunque. Alcuni tratti stradali diventano particolarmente critici quando le temperature scendono, e per questo segnalano in modo chiaro l’obbligo di circolare con pneumatici invernali o con catene a bordo. È proprio la presenza di questi cartelli, spesso ignorati o confusi con quelli generici, a determinare la differenza tra un viaggio regolare e una multa salatissima che può valere quanto un piccolo stipendio.

Il cartello che non puoi permetterti di sbagliare

La segnaletica dedicata all’obbligo di pneumatici invernali è precisa e riconoscibile, ma non sempre gli automobilisti fanno attenzione ai dettagli. Il cartello blu che raffigura una gomma con le catene o la dicitura relativa ai pneumatici invernali è quello che impone il rispetto dell’obbligo, senza possibilità di interpretazione. Quando compare lungo tratti autostradali particolarmente esposti al gelo, significa che da quel punto in poi si deve circolare in condizioni adeguate.

È proprio questo cartello a far scattare la sanzione da 344 euro in caso di mancato rispetto, oltre alla possibilità di fermo del veicolo se considerato non idoneo alla circolazione in condizioni avverse. A complicare il quadro c’è il fatto che questi segnali non compaiono solo nei tratti di montagna: negli ultimi anni, molti segmenti pianeggianti sono stati inseriti tra le zone a rischio per via dei repentini cali termici. In queste aree, il controllo diventa più frequente proprio perché il pericolo è spesso sottovalutato da chi viaggia abitualmente.

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Perché i prossimi giorni sono decisivi

La scadenza ufficiale del periodo di adeguamento è ormai vicina e questo comporta un aumento di verifiche da parte delle autorità. Chi ancora non ha provveduto a montare pneumatici invernali rischia di trovarsi fuori regola nel momento peggiore, quando i primi episodi di freddo intenso rendono più severa la vigilanza sui tratti considerati critici. Si tratta di un periodo dell’anno in cui la mobilità cambia volto e richiede maggiore prudenza rispetto ai mesi precedenti.

Per molti automobilisti, la difficoltà sta nel comprendere che non basta avere le catene a bordo: ciò che fa davvero la differenza è la conformità rispetto al cartello incontrato. Se il segnale indica l’obbligo di pneumatici invernali, le catene non sono sufficienti; se invece prevede l’obbligo alternativo, entrambe le soluzioni sono considerate regolari. È questa variabile, spesso trascurata, a esporre molti viaggiatori a sanzioni inattese proprio nelle settimane in cui il traffico aumenta e il tempo utile per rimettersi in regola si riduce rapidamente.

Con l’arrivo delle prime gelate e un maltempo sempre più precoce, mettersi in regola non è solo una questione di evitare una multa, ma di sicurezza concreta. Gli ultimi giorni disponibili per adeguarsi diventano così un invito a rivedere il proprio equipaggiamento e a prestare attenzione alla segnaletica che, più di ogni altro elemento, determina quali obblighi si applicano. Una distrazione può costare cara, soprattutto su quelle autostrade dove l’inverno arriva sempre un po’ prima.

Valeria Mazzantini

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