Scienze&Medicina

Aceto e bicarbonato per pulire, la grande bugia | Il Ministero avverte: non bastano! Per disinfettare servono prodotti autorizzati: questo il numero sulla confezione

Non tutti i rimedi “naturali” per la pulizia della casa sono realmente efficaci contro batteri e virus. Lo ribadisce il Ministero della Salute, che in una recente comunicazione ufficiale ha chiarito che aceto e bicarbonato, pur essendo ottimi detergenti, non hanno proprietà disinfettanti certificate e non possono sostituire i prodotti autorizzati per la sanificazione.

Molti italiani, spinti dalla ricerca di soluzioni economiche ed ecologiche, hanno negli anni sostituito i disinfettanti tradizionali con rimedi casalinghi. Tuttavia, secondo le linee guida ministeriali, questa abitudine comporta un rischio reale: non eliminare microrganismi patogeni come batteri, funghi o virus, lasciando quindi le superfici solo apparentemente pulite. L’aceto, per esempio, è un acido debole che può rimuovere il calcare o il grasso, ma non è in grado di uccidere i germi in modo efficace.

Il Ministero della Salute sottolinea che la differenza tra “detergere” e “disinfettare” è sostanziale. Detergere significa rimuovere lo sporco visibile, mentre disinfettare implica l’eliminazione dei microrganismi nocivi. Per ottenere una disinfezione efficace, è necessario usare prodotti che riportino in etichetta il numero di registrazione presso il Ministero della Salute o l’autorizzazione come Presidio Medico Chirurgico (PMC).

Cosa significa “autorizzato dal Ministero della Salute”

Ogni disinfettante o biocida autorizzato in Italia deve superare una serie di test che ne dimostrino la reale efficacia contro specifici agenti patogeni. I prodotti conformi sono riconoscibili dal numero di registrazione ministeriale riportato in etichetta, spesso accanto alla sigla “PMC” o “Reg. Biocida UE”. Questo codice garantisce che il prodotto sia stato verificato e approvato per l’uso domestico o professionale. In assenza di tale numero, il prodotto non può essere considerato un disinfettante, ma solo un detergente.

Il Ministero invita i cittadini a leggere attentamente le etichette prima dell’acquisto e a diffidare dei rimedi “fai da te” diffusi online. Mescolare sostanze come aceto, bicarbonato o candeggina senza conoscere le proporzioni corrette può anche generare reazioni chimiche pericolose o dannose per le superfici. L’aceto, ad esempio, può corrodere l’acciaio e danneggiare le guarnizioni, mentre il bicarbonato può lasciare residui abrasivi che compromettono l’igiene effettiva.

Come scegliere il prodotto giusto e usarlo in modo corretto

Per una pulizia efficace e sicura, il Ministero consiglia di distinguere tra aree domestiche comuni e superfici a rischio, come bagno e cucina. In queste ultime, è raccomandato l’uso di prodotti disinfettanti specifici, soprattutto dopo il contatto con alimenti crudi o materiali organici. Il principio attivo deve essere indicato chiaramente in etichetta, così come le modalità d’uso e i tempi di contatto necessari per garantire l’efficacia del prodotto.

Inoltre, è importante rispettare le concentrazioni indicate dal produttore. Diluire eccessivamente un disinfettante riduce la sua efficacia, mentre usarlo puro o in modo scorretto può rappresentare un rischio per la salute. L’uso dei guanti e l’aerazione degli ambienti restano buone pratiche da seguire durante ogni operazione di pulizia.

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Un richiamo alla consapevolezza domestica

L’obiettivo della campagna informativa del Ministero è promuovere una cultura dell’igiene consapevole, basata su informazioni scientifiche e non su miti popolari. “I prodotti naturali possono essere utili per mantenere pulito, ma non per disinfettare”, ricordano gli esperti. Solo i disinfettanti autorizzati e controllati garantiscono la reale eliminazione dei microrganismi dannosi. Il numero di registrazione sulla confezione è la vera prova di efficacia e sicurezza.

In conclusione, aceto e bicarbonato possono restare validi alleati nella pulizia quotidiana, ma non sostituiscono i disinfettanti professionali. Soprattutto in ambienti condivisi o in presenza di bambini e anziani, è fondamentale usare prodotti certificati. La salute comincia anche dalle piccole abitudini domestiche — e una lettura attenta dell’etichetta può fare la differenza tra una casa pulita e una davvero sicura.

Valeria Mazzantini

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Valeria Mazzantini

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