“Buongiorno belle, siete licenziate” | La prima azienda italiana è fallita: 1900 famiglie finiscono alla Caritas
Licenziamento shock (Fonte: Canva)- www.risorgimentonocerino.it
La nota azienda italiana è sotto i riflettori, poiché dopo gli oltre 1900 licenziamenti, le polemiche non si placano.
La maggior parte dei cittadini deve lavorare per sopravvivere, poiché soltanto una piccola cerchia può evitare di farlo, tra cui gli ereditieri. La vita dei cittadini quindi si fonde sul lavoro, poiché grazie a esso è possibile fare praticamente tutto nella vita.
Curarsi, fare la spesa, acquistare una casa, portare avanti i propri hobby, pagare le bollette e così via. Ogni cosa si basa su quell’entrata fissa mensile che si spera possa durare fino al raggiungimento della pensione, poiché nel momento in cui questa certezza viene a mancare, ogni cosa perde di valore.
Nonostante gli aiuti che il governo mette a disposizione dei cittadini in difficoltà, i quali devono rientrare in particolari range di reddito e requisiti vari, non poter lavorare è comunque un’umiliazione per i lavoratori che non possono più vivere una vita dignitosa.
Purtroppo per quanti progetti possiamo fare, la sfortuna può sempre bussare alla nostra porta e lo sanno bene le oltre 1900 famiglie che si trovano in difficoltà, dopo che la storica azienda italiana ha confermato il licenziamento per molti. Ecco che cos’è successo.
Gli aiuti per chi perde il lavoro
Perdere il lavoro come dicevamo, è uno degli incubi peggiori che potrebbero verificarsi nella vita dei cittadini, i quali sperano sempre di non vivere mai questo momento. Per chi purtroppo dovesse perdere il lavoro in maniera inaspettata, in attesa di riuscire a trovare un altro impiego (quando si riesce), il governo mette a disposizione diversi aiuti, qualora si dovessero soddisfare i requisiti.
Il primo aiuto che tutti conoscono è sicuramente la NASPI, grazie alla quale i disoccupati possono ricevere per un numero di mesi limitato, un’indennità economica di valore differente. Altre forme di sostentamento includono sicuramente il Sostegno al Reddito, l’Assegno di Inclusione, il Supporto per la formazione e il lavoro e così via. Ovviamente per ognuno di questi non solo bisognerà presentare al Caf, l’ISEE aggiornato, ma bisognerà anche verificare i requisiti richiesti in merito.

Partiti i licenziamenti della storia azienda italiana
Come leggiamo da money.it, è finita la cassa integrazione straordinaria per i quasi ex 2000 lavoratori della storica compagnia aerea, Alitalia, la quale dopo il fallimento ha visto la rinascita con la nuova azienda, ITA Airways. Sono molti gli ex lavoratori che hanno espresso il loro disappunto in merito, sentendosi “traditi dal governo”, come riportato da un’ex hostess.
La sentenza della Corte Costituzionale e dei tribunali italiani hanno quindi confermato la “discontinuità aziendale” tra la vecchia azienda e quella nuova, motivo per cui ITA ha potuto scegliere chi assumere e chi no della vecchia guardia. Tra le varie polemiche in corso e tra la disperazione di molti ex dipendenti rimasti senza lavoro e sussidio, il governo e i sindacati starebbero cercando una soluzione per aiutare gli oltre 1900 ex dipendenti rimasti senza sostegno economico. Si starebbe parlando di una proroga della NASPI, ma per il momento non c’è ancora nulla di certo.
