Questa mozzarella ha lo stesso effetto della droga | “Tra un po’ mi portavano a Sant’Egidio”: non comprarla mai
 
        Se scegli questa ti senti male - risorgimentonocerino.it
Se ti piacciono i latticini fai bene attenzione a non mangiare proprio questa mozzarella. Ha effetti devastanti sulla tua salute
La mozzarella è uno di quei prodotti che più di ogni altro rappresentano l’Italia nel mondo. Bianca, morbida, dal profumo di latte fresco, è un simbolo della nostra cultura gastronomica e delle tradizioni casearie che, soprattutto nel sud del Paese, si tramandano da generazioni.
Campania, Puglia, Basilicata e parte del Lazio custodiscono veri e propri templi del latte, dove la lavorazione della mozzarella è ancora un rito artigianale, fatto di gesti antichi e pazienza.
Tra tutte, la mozzarella di bufala campana Dop è la regina incontrastata: prodotta con latte di bufala, più saporito e grasso rispetto a quello vaccino, ha una consistenza e un gusto inconfondibili.
C’è chi la preferisce appena fatta, ancora tiepida, e chi la ama fredda, con pomodori e basilico, in quella combinazione che incarna l’estate italiana. Non è solo un alimento, ma un’esperienza: il morso che rilascia latte, il profumo intenso, la sensazione di freschezza.
Tra supermercato e caseificio
Nei caseifici il lavoro inizia all’alba. Ogni passaggio, dalla mungitura alla filatura, fino al momento in cui la pasta viene “mozzata” a mano. Chi visita queste realtà spesso rimane affascinato dal legame che esiste tra territorio, tradizione e gusto. Non a caso, negli ultimi anni molti caseifici hanno deciso di aprire le porte al pubblico, trasformandosi in vere mete di turismo gastronomico.
Oggi, tuttavia, la mozzarella non è più solo un prodotto artigianale: gli scaffali dei supermercati ne sono pieni, in ogni formato e prezzo. Dai bocconcini alle trecce, dalla fiordilatte vaccina alle varianti “light”, la scelta è ampia e spesso comoda per chi vive in città e non ha modo di raggiungere un caseificio.
Molti caseifici, proprio per questo, si sono reinventati, così oggi è possibile pranzare o fare aperitivi direttamente nei loro spazi, gustando prodotti freschissimi a pochi metri dal luogo di produzione. Una formula che unisce autenticità e convivialità, e che ha conquistato anche i turisti stranieri, curiosi di vivere un’esperienza a chilometro zero.

Attenzione a cosa mangi
Ma attenzione, perché anche un alimento genuino come la mozzarella può nascondere delle insidie se consumato in eccesso. Gli esperti ricordano che, pur essendo fonte di calcio e proteine, la mozzarella è anche ricca di grassi saturi e sodio. Mangiarla ogni giorno, come spiegano alcuni studiosi del settore, può portare a squilibri nutrizionali e contribuire all’aumento del colesterolo o della ritenzione idrica. Effetti distruttivi che un utente sui social ha simpaticamente definito come “simile alla droga” e degno di una “disintossicazione a Sant’Egidio”.
In particolare, il consumo quotidiano può addirittura sovraccaricare l’apparato digerente e rendere più difficile mantenere un’alimentazione bilanciata. Il problema non è la mozzarella in sé, ma la quantità: un paio di volte a settimana è più che sufficiente, consigliano i nutrizionisti. Un invito alla moderazione che non toglie nulla al fascino di questo prodotto. Perché la mozzarella resta un simbolo di eccellenza italiana, ma come ogni piacere, dà il meglio di sé se gustata con equilibrio.
