Mangia le lasagne più vendute in Italia e finisce in terapia intensiva: “trovati vetri nella pasta” | Stomaco spappolato

Mangia le lasagne più vendute in Italia e finisce in terapia intensiva: “trovati vetri nella pasta” | Stomaco spappolato

Lasagne (pexels) risorgimentonocerino.it

Le lasagne rappresentano un simbolo della tradizione culinaria italiana, un caposaldo della cucina emiliana che adesso va messo in discussione.

Lasagne: un piatto complesso e stratificato, in cui la pasta all’uovo si alterna a generosi strati di ragù, besciamella e formaggio, dando vita a un equilibrio perfetto tra morbidezza e croccantezza. Nata presumibilmente a Bologna, è il piatto della domenica, quello delle grandi occasioni, con il suo profumo che invade le case.

In Italia, ogni regione ha la propria versione, ma è indubbio che le bolognesi restino le più amate e imitate, tanto per l’autenticità del ragù quanto per la cura con cui vengono preparate. La ricetta tradizionale prevede ingredienti semplici ma selezionati con attenzione.

Sfoglia tirata a mano, carne macinata di manzo e maiale, pomodoro, latte e un pizzico di noce moscata. Eppure, proprio la semplicità di questi piatti, simboli della cucina casalinga, sembra oggi minacciata da una realtà sempre più lontana dalla genuinità. Ma oggi? Che ne è delle lasagne?

Il cibo pericoloso

Negli ultimi anni il cibo ha subito una trasformazione profonda, che ne ha alterato la natura e il significato. Sulle nostre tavole arrivano prodotti sempre più industriali, standardizzati e privi di quella identità che un tempo era sinonimo di cultura gastronomica. Gli alimenti ultraprocessati hanno invaso ogni settore.

Questa deriva globalistica ha fatto sì che persino i piatti più iconici, come le lasagne, rischino di perdere la loro autenticità. Il confine tra artigianalità e produzione industriale è ormai sottile; e spesso, dietro un’apparente facciata di tradizione, si nasconde un processo che ha ben poco di genuino, con conseguenze che possono essere anche drammatiche per la salute dei consumatori.

Pasta (pexels) risorgimentonocerino.it

Addio alle lasagne

Ed è proprio ciò che è accaduto in un episodio a dir poco sconcertante. A Roma, nel quartiere Infernetto, un uomo ha acquistato due porzioni di lasagne in una rosticceria locale, ma il pranzo si è trasformato in un incubo. Barbara Castellani, giornalista e pr del litorale romano, è finita all’ospedale Grassi di Ostia dopo aver ingerito un pezzo di vetro, rimasto conficcato nel suo intestino.

Da due giorni è ricoverata in terapia intensiva, con il rischio di emorragia interna, come lei stessa ha raccontato in un post su Facebook. La vicenda, riportata da Marco Carta su Repubblica, ha suscitato sdegno e paura tra i cittadini. Castellani ha chiesto che il locale venga chiuso, denunciando non solo la negligenza, ma anche il pericolo crescente di un sistema alimentare che ha dimenticato cosa significhi davvero sicurezza e rispetto per il consumatore.