IL BONUS DIVENTA PER TUTTI – Giorgetti taglia l’isee tra i requisiti | Il pagamento si trasforma in “obbligatorio”
Giancarlo Giorgetti (Fonte: Wikimedia Commons) - www.risorgimentonocerino.it
Veramente l’ISEE viene tagliato tra i requisiti grazie al “bonus diventa per tutti”? Facciamo chiarezza in merito.
Il periodo difficile che stiamo vivendo in questi ultimi anni, fatti da continui rincari e insicurezze per il futuro, ci ha talmente tanto condizionato che conosciamo a memoria tutti i vari bonus inseriti nella Legge di Bilancio.
Non solo quelli attuali, ma siamo già pronti a memorizzare quelli che saranno previsti per il 2026, un po’ come conosciamo perfettamente il palinsesto televisivo o il menù all you can eat del giapponese sotto casa.
Sappiamo perfettamente che per la maggior parte dei bonus attivi, l’ISEE è uno dei primi documenti da richiedere e consegnare al Caf per capire quali agevolazioni poter attivare e quali no in base al reddito.
Ma se vi dicessimo che grazie a questa sorta di “bonus diventa per tutti”, come definito da qualcuno, l’ISEE non è più tra i requisiti per poter richiedere i vari benefit? Facciamo chiarezza in merito.
Come si richiede l’ISEE
Aprendo una breve parentesi, per i meno ferrati o per chi si affaccia per la prima volta al contesto dei vari bonus e agevolazioni varie, volevamo farvi una sorta di breve recap sull’argomento. L’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è quello strumento fondamentale grazie al quale è possibile ottenere il quadro della condizione economica complessiva del singolo richiedente se vive da solo o del nucleo familiare con cui vive. Tale documento viene stilato mediante i calcoli che si basano sui dati indicati nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), la cui validità resta attiva fino al 31 dicembre dello stesso anno.
Per richiedere l’ISEE bisognerà recarsi al Caf ogni anno presentando diversi documenti tra cui: tessera sanitaria, codice fiscale, modello 730, la certificazione sui redditi sottoposti a imposta sostitutiva e così via. Sarà comunque l’operatore dal quale avrete preso appuntamento a indicarvi tutto l’elenco necessario. Sono diversi i bonus che si possono richiedere per cui serve tassativamente questo indicatore tra cui: il bonus nuovi nati, il bonus asilo nido, il bonus bollette, il bonus psicologo e così via. Cos’è quindi cambiato?

Il bonus senza ISEE
Abbiamo appreso di quanti bonus necessitano dell’ISEE per essere richiesti, allora come mai si parla di quel “bonus diventa per tutti”, com’è stato soprannominato da qualcuno, una sorta di “libera tutti”, di quando giocavamo da bambini, per cui il documento in questione pare non essere più richiesto?
Come possiamo leggere da tg24.sky.it, l’ISEE non è stato annullato, tutt’altro visto che l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente resta ancora lo strumento fondamentale per visionare il quadro generale dei cittadini, semplicemente ci sono alcuni bonus per cui non viene richiesto tra i documenti necessari. Tra questi troviamo: l’assegno unico; l’assegno sociale; l’esenzione del Canone RAI; il bonus nido poiché senza ISEE si potrà richiedere soltanto la somma base; l’auto ai disabili e l’esenzione del ticket sanitario. Per ognuno di questi vengono richiesti documenti e certificazioni ben precise ma l’ISEE non è richiesto o comunque non è fondamentale.
