“Dall’1 novembre non può più bruciare” | VIETATA LA LEGNA DA ARDERE: inquinava troppo, devi adeguarti
Divieto di utilizzare la legna da ardere - Canva - www.risorgimentonocerino.it
Incredibile ma vero: adesso anche la legna che usi per ardere e proteggerti dal freddo deve essere sostituita.
Con l’arrivo dei primi freddi, la corsa al calore domestico diventa una priorità. C’è chi si affida ai termosifoni, chi alle stufe moderne e chi, più fortunato, vive in campagna e può contare su un camino vero. Il crepitio del fuoco, l’odore di legna e quella luce tremolante che riempie la stanza di un’atmosfera magica sono elementi che sanno di casa e di tradizione, specialmente quando fuori piove.
La legna più usata è quella secca, tagliata e lasciata stagionare per mesi, in modo da bruciare meglio e inquinare meno. Evitare l’umidità è fondamentale, perché il legno bagnato produce più fumo e rende il fuoco meno efficiente. Si preferiscono essenze come faggio, quercia o castagno, capaci di mantenere la brace viva a lungo e garantire un calore costante durante le ore più fredde.
Non tutti sanno però che il mercato della legna segue logiche precise. La si compra nei periodi di bassa stagione, di solito in primavera o all’inizio dell’estate, per risparmiare ed essere pronti all’autunno. Quando arriva novembre, trovare legna buona diventa più difficile e i prezzi possono impennarsi, anche del 30%.
Soluzioni alternative
Negli ultimi anni, però, si è iniziato a guardare oltre il camino tradizionale. Le alternative green si moltiplicano, offrendo soluzioni sostenibili per riscaldarsi senza compromettere l’ambiente. Le pompe di calore ad alta efficienza, i pannelli solari termici e le caldaie a biomassa sono alcune delle opzioni più apprezzate, in grado di ridurre notevolmente le emissioni nocive.
Anche le stufe di nuova generazione, spesso ibride, riescono a combinare comfort e risparmio energetico, mantenendo l’atmosfera accogliente di un tempo ma con un impatto ecologico ridotto. Per chi vive in città, inoltre, i bonus per la sostituzione dei vecchi impianti rendono più accessibile il passaggio a sistemi meno inquinanti.

Addio alla legna da ardere
Agronotizie.it ha diffuso le informazioni. Da quest’anno, però, scaldarsi con la legna potrebbe diventare un problema. L’uso di stufe e camini è soggetto a nuove normative: ogni sistema a legna o pellet deve essere certificato da uno a cinque stelle, in base alle emissioni prodotte. In regioni come Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto è obbligatorio possedere almeno una certificazione a quattro stelle per evitare sanzioni.
Anche il pellet deve essere di qualità elevata, di Classe A1, e in molte aree non è più consentito bruciare legna di bassa qualità. Il classico camino aperto, simbolo di convivialità, resta vietato, salvo eccezioni per accensioni sporadiche e decorative. Il consiglio è adeguarsi: scegliere impianti moderni e performanti è l’unico modo per restare al caldo senza violare le regole e, soprattutto, senza soffocare l’aria che respiriamo.
