RYANAIR l’ha fatta fuori dal vaso: “116 euro di tassa per imbarcarti ogni volta” | Gli aerei diventano roba da ricchi

RYANAIR l’ha fatta fuori dal vaso: “116 euro di tassa per imbarcarti ogni volta” | Gli aerei diventano roba da ricchi

Ryanair (magellano tech solutions) risorgimentonocerino.it

La compagnia aerea più discussa di Italia ha combinato un’altra delle sue, ma attenzione: potresti cadere nel tranello anche tu.

Volare low cost non è più come una volta. C’era un tempo in cui bastava un clic per prenotare un biglietto aereo a pochi euro e partire senza troppe preoccupazioni. Oggi, invece, i voli che una volta erano sinonimo di libertà e risparmio sembrano diventati un piccolo lusso.

Il concetto di low cost si è progressivamente svuotato di significato, sostituito da una lunga lista di extra, tasse e servizi aggiuntivi che fanno lievitare i costi finali. Ryanair, simbolo per eccellenza del viaggio economico, è ormai considerata la compagnia standard per chi vola in Europa.

Non più l’aereo dei “poveri”, come veniva ironicamente definito, ma una scelta comune e quasi inevitabile. Eppure, anche qui, il biglietto base spesso rappresenta solo una minima parte del prezzo effettivo da pagare per arrivare a destinazione. E l’assicurazione non è inclusa.

Incluso o a parte?

Ciò che un tempo era incluso oggi si paga a parte, spesso a caro prezzo. Il bagaglio a mano, la valigia in stiva, la scelta del posto o persino la stampa della carta d’imbarco sono diventati costi aggiuntivi che possono superare il valore stesso del biglietto. Le compagnie non fanno più sconti, nemmeno nei periodi di bassa stagione, e anzi sembrano aver trovato nel supplemento una vera e propria fonte di guadagno.

A rendere tutto più complicato si aggiungono le nuove tariffe e tasse di viaggio che, di fatto, scoraggiano i voli frequenti. E se Ryanair ha sempre puntato sul risparmio, oggi sembra aver deciso di alzare l’asticella, almeno in termini simbolici.

Viaggi (pexels) risorgimentonocerino.it

La tassa di 116 euro

Il riferimento è alla cosiddetta tassa dei 116 euro, il costo che serve, ironia della sorte, per potersi imbarcare su voli intercontinentali Ryanair con passaporto alla mano. In realtà, i 116 euro non sono una tassa della compagnia, ma rappresentano la spesa necessaria per ottenere un passaporto italiano: 42,50 euro per il bollettino postale, 3,50 per il contrassegno, 14,20 per la richiesta agli uffici postali e 9,53 per la consegna a domicilio.

Un totale che fa riflettere, soprattutto se confrontato con gli altri Paesi europei: in Spagna bastano 30 euro, in Francia 86, in Germania si va dai 37,50 ai 70 euro, mentre nel Regno Unito si arriva a pagare fino a 126,70 euro. Così, tra tasse e rincari, anche il volo “low cost” rischia di diventare un sogno da ricchi. Quifinanza.it ha diffuso le informazioni.