“Ti posso dare il Nazionale?” | Prosciutto crudo, scappa quando il salumiere te lo vuole rifilare: è lo scarto dello scarto

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Se ami il prosciutto del supermercato è meglio che fai moltissima attenzione quando il salumiere ti propone questo.

Il prosciutto nazionale non lo devi prendere, altrimenti non sai quello che rischi e cosa vi sia dentro.

Nonostante il prezzo contenuto e la comodità di reperibilità, il prosciutto del supermercato può non essere il meglio del meglio.

In particolare, alcune marche a basso costo utilizzano metodi di lavorazione non eccellenti e utilizzano alcuni scarti. La presenza di conservanti e additivi non sempre dichiarati può rappresentare un pericolo per i consumatori.

Le recenti indagini di mercato hanno rilevato la possibile presenza di residui di nitriti e nitrati oltre i limiti consentiti, sostanze utilizzate per la conservazione ma dannose. Inoltre, il rischio di contaminazione da batteri come la Listeria monocytogenes non è da sottovalutare, specialmente se vengono utilizzati, per la produzione degli alimenti, alcuni scarti di produzione.

Scappa appena puoi

L’attenzione al marchio e alla provenienza è quindi obbligatoria: non tutte le etichette garantiscono un controllo rigoroso. Per tutelarsi occorre controllare che vi siano le certificazioni di qualità riconosciute a livello nazionale e internazionale. Il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta), ad esempio, garantisce l’origine geografica e il rispetto di specifici disciplinari produttivi.

Un prosciutto di qualità, non quello Nazionale quindi, si distingue anche per il colore uniforme, l’assenza di odori sgradevoli e la consistenza compatta. Inoltre, è consigliabile preferire confezioni sottovuoto o ben sigillate in modo che non vi siano problemi di conservazione. Oggi, grazie al progresso tecnologico, molte aziende stanno investendo in tracciabilità digitale, permettendo al consumatore di controllare la storia del prodotto, passo passo fino al negozio.

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Solo scarto

Il consumo di prosciutto contaminato o di bassa qualità può comportare problemi gastrointestinali, reazioni allergiche e, nei casi più gravi, tossinfezioni alimentari, oltre che assumere prodotti scadenti. È importante prestare attenzione in presenza di bambini, anziani e persone con sistema immunitario compromesso che sono i soggetti più a rischio.

Gli esperti raccomandano di limitare l’assunzione di salumi industriali e di variare la dieta con carni fresche, verdure e legumi per quanto possibile. Quando si sceglie il prosciutto, leggere attentamente l’etichetta, evitare prodotti senza marchi affidabili, ma preferire se si conosce tutta la filiera. In sintesi, la crescente attenzione verso la sicurezza alimentare impone un consumo più consapevole e informato. La qualità del prosciutto acquistato al supermercato, non può essere data per scontata, specialmente se è molto scontata: la prevenzione è il primo passo per poter vivere tranquilli.