“Pronto, 118? Ho mangiato il Salame ******” | Ricoverato d’urgenza: è un killer per il tuo intestino

“Pronto, 118? Ho mangiato il Salame ******” | Ricoverato d’urgenza: è un killer per il tuo intestino

Salumeria (pexels) risorgimentonocerino.it

Incredibile ma vero: il salame non è più sicuro come credevi tu un tempo. Scopri cosa evitare e cosa no.

Il salame è parte della tradizione italiana. La sua storia è connessa all’evoluzione dei metodi di conservazione della carne. La pratica portò a sperimentare tecniche di salatura, stagionatura e affumicatura. Da prodotto tipicamente artigianale, è diventato negli anni un alimento di largo consumo, apprezzato non solo in Italia ma anche all’estero.

L’arrivo nei supermercati ha poi segnato una svolta. Negli anni Settanta e Ottanta, con la crescita della grande distribuzione organizzata, i salumi hanno iniziato a occupare scaffali e banchi frigo, garantendo una diffusione capillare. Da quel momento, acquistare un salame non era più un privilegio.

Questa lunga tradizione, tuttavia, non mette i salumi al riparo da controlli e richiami. L’industria alimentare moderna si trova spesso a dover fare i conti con le rigidissime norme di sicurezza, fondamentali per proteggere la salute dei consumatori.

Il supermercato è sicuro?

Non tutto ciò che si trova al supermercato merita di finire nel carrello. Alcuni prodotti freschi, come frutta e verdura di stagione, sono quasi sempre una scelta sicura e salutare, soprattutto se provenienti da filiere locali. Lo stesso vale per il pane e i latticini freschi, spesso controllati con attenzione.

Diverso il discorso per alcuni cibi lavorati e insaccati, che richiedono un consumo moderato e prudente. In questi casi è consigliabile leggere bene le etichette, verificare le date di scadenza e diffidare di offerte troppo allettanti. Il rischio, infatti, è di portare a casa un prodotto poco genuino o, nel peggiore dei casi, contaminato. E il salame?

Salumeria italiane - james - risorgimentonocerino.it
Salumeria italiane – james – risorgimentonocerino.it

Il salame della morte

Qualcosa di terribile è accaduto con il cosiddetto salame della morte. Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo di un lotto di salame rovetano prodotto dall’azienda Regoli Ivano Snc, a causa della presenza di salmonella. Il prodotto, venduto in confezioni da 500 grammi, appartiene al lotto 27.25 del 12/08/2025 con termine minimo di conservazione fissato al 12/05/2026.

Lo stabilimento di produzione si trova a Monte San Martino, in provincia di Macerata. A titolo precauzionale, l’azienda raccomanda di non consumare il salame segnalato e invita chi lo avesse acquistato a restituirlo al punto vendita o allo spaccio aziendale. La presenza di salmonella rende infatti il prodotto pericoloso per la salute, con rischi seri soprattutto per bambini, anziani e persone con difese immunitarie ridotte. Il tutto è stato fortunatamente diffuso da Ilfattoalimentare.it.