Sono una stupida: per anni ho snobbato la carne dell’MD | Invece la produceva il colosso della macelleria italiana

Sono una stupida: per anni ho snobbato la carne dell’MD | Invece la produceva il colosso della macelleria italiana

Carne dell'MD (risorgimentonocerino.it)

La carne dei discount sta prendendo consensi da quando si è scoperto che viene prodotta da questo colosso della macelleria.

In Italia la carne è molto più di un semplice alimento: è considerata addirittura cultura, tradizione, prestigio. Ogni regione custodisce le proprie eccellenze, dalle razze bovine piemontesi alla chianina toscana, passando per i salumi DOP e IGP che rappresentano un patrimonio nazionale.

Parlare di carne significa parlare di denominazioni protette, di filiera certificata e di quel legame con la terra che da sempre accompagna la tavola degli italiani. I tagli scelti, la cottura, i metodi di conservazione fanno parte di un sapere tramandato e custodito con orgoglio. Anche se ora tutto è un prodotto di allevamento intensivo.

Il consumatore medio tuttavia associa alla qualità la provenienza controllata e un marchio riconoscibile. Così il bollino DOC, DOP o IGP diventa quasi un sigillo di garanzia, una promessa che quel prodotto risponde a criteri di eccellenza. Per questo la carne di un supermercato discount, nell’immaginario comune, non può reggere il confronto.

Prodotti controllati

Eppure, oggi le dinamiche sono cambiate. Molti diffidano dei supermercati perché convinti che offrano solo prodotti meno freschi, confezionati e standardizzati. L’idea che ciò che si trova al banco frigo sia meno sano è dura da scalfire, nonostante la diffusione delle grandi catene abbia imposto standard igienici e controlli severi.

La realtà è che quasi tutto ormai è precotto, preaffettato, preconfezionato: quello che conta davvero è leggere le etichette, scoprire chi produce, da dove arriva la materia prima e con quali metodi viene lavorata. Le informazioni sono tutte sotto il proprio naso.

Supermercato – Pixabay – www.risorgimentonocerino.it

La carne dell’MD

Il paradosso è che spesso infatti, dietro al marchio del supermercato, si nascondono colossi dell’agroalimentare. È il caso della carne proposta da MD, spesso bersaglio di pregiudizi. Molti clienti l’hanno snobbata credendola di qualità inferiore, salvo poi scoprire che a firmare alcuni prodotti sono aziende leader della macelleria italiana. Un esempio emblematico è l’hamburger di prosciutto cotto La Fattoria, che porta la firma di Raspini, storico marchio piemontese noto per i suoi salumi.

Questo meccanismo non è un’eccezione ma la regola. Le grandi catene si appoggiano a fornitori certificati, spesso gli stessi che riforniscono gastronomie e negozi specializzati. Cambia l’etichetta, non la qualità intrinseca. Per il consumatore significa poter acquistare prodotti di fascia alta a prezzi più accessibili, a patto di saper guardare oltre la confezione. La verità è che dietro le quinte del discount lavora la stessa filiera che produce per i marchi più noti: diffidare a priori significa perdere occasioni di risparmio senza rinunciare alla qualità.