Addio ai fardelli d’acqua al supermercato: da oggi non li puoi più comprare da nessuna parte | Solo bottiglie singole

Addio ai fardelli d’acqua al supermercato: da oggi non li puoi più comprare da nessuna parte | Solo bottiglie singole

Acqua (risorgimentonocerino.it)

L’acqua è l’elemento più semplice e al tempo stesso più prezioso che abbiamo. Non c’è vita senza acqua, eppure bisogna dirle addio.

Confezionata e trasportata in buste di plastica come fosse un prodotto di lusso, questa è l’acqua. È un paradosso tutto moderno: la si trova nei supermercati in versioni diverse, con etichette che recitano minerale, naturale, frizzante o leggermente gassata. Termini che rendono un bene comune un oggetto di consumo da scegliere con attenzione.

Eppure, prima ancora delle differenze di etichetta, c’è un aspetto che sfugge: l’acqua resta acqua. La sua accessibilità dovrebbe essere garantita a tutti, e invece le famiglie finiscono per spendere cifre considerevoli in casse da portare a casa ogni settimana. Il mercato ha trasformato una risorsa primaria in una voce di spesa costante.

La verità è che, oltre al problema ambientale legato alla plastica, c’è una questione culturale. Bere l’acqua del rubinetto in Italia è ancora percepito come meno sicuro, anche se in molti casi è più controllata di quella in bottiglia. Così, il supermercato resta la tappa obbligata per rifornirsi. Almeno nel nostro Occidente. Almeno finora.

L’acqua di tutti

Negli anni passati qualcuno aveva persino immaginato di privatizzare l’acqua, trasformandola a tutti gli effetti in una merce a pagamento. L’idea avrebbe significato dare alle aziende il controllo diretto su tariffe e distribuzione, riducendo la possibilità di accedere liberamente a una risorsa fondamentale.

Se la privatizzazione avesse vinto, oggi ci ritroveremmo probabilmente a pagare abbonamenti per l’acqua domestica, con pacchetti differenziati in base al consumo, come avviene con internet o la corrente elettrica. Una prospettiva che avrebbe aggravato le disuguaglianze, rendendo ancora più difficile per molte famiglie gestire le spese quotidiane.

Acqua (pexels) risorgimentonocerino.it

Addio ai fardelli d’acqua all’ingresso dai supermercati

Ciò che invece accade oggi nei supermercati è un fenomeno più sottile, ma ugualmente incisivo. I fardelli d’acqua, cioè le casse da sei o dodici bottiglie, non si troveranno più all’ingresso come un tempo. Non è un divieto vero e proprio, ma una strategia di marketing ben precisa: costringere il cliente a percorrere tutto il supermercato prima di arrivare all’acqua.

In questo modo, per raggiungere i fardelli, si attraversano corsie piene di offerte e promozioni, dagli snack ai detersivi, che finiscono inevitabilmente nel carrello. È una logica commerciale studiata nei minimi dettagli: i prodotti pesanti e indispensabili vengono collocati in fondo, così che il cliente, già carico, si senta più incline a comprare qualcos’altro lungo il percorso. All’ingresso, infatti, trovi solo bottiglie singole.