Salvini avvisato poco fa: primo COPRIFUOCO AUTOMOBILISTICO della storia | Ruote ferme dalle 7.00

Salvini infrastrutture - ministero - risorgimentonocerino.it

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Prepariamo a mettere in garage le nostre auto perché non ci serviranno più e dovremo sottostare a nuove regole.

Oggi riuscire a non toccare più la nostra amata auto o moto diventerebbe un’impresa da titani, eppure questa opzione è stata contemplata e non vi sono altre possibilità dovremo farlo dalle 7 del mattino.

Tutti, volenti e o meno preferiamo prendere il nostro veicolo per andare in giro e non dover stare a guardare orari dei treni o andare a piedi, date alcune distanze o impedimenti.

Quello che dovremo fare ora, se vorremo prendere la nostra auto, sarà sottostare alla legge del coprifuoco alla quale eravamo abituati in tempi bui come il Covid.

Il coprifuoco

Stiamo parlando di ciò che accade il 22 settembre di ogni anno, dove nelle città di tutto il mondo si celebra la “Giornata mondiale senza auto”, un’iniziativa pensata per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’impatto che l’uso massiccio delle automobili ha sulla vita quotidiana e sull’ambiente.

Non parliamo di una cosa nuova, ma un’idea nata negli anni ’70, durante la crisi petrolifera, quando diversi paesi introdussero giornate a circolazione limitata. L’Islanda fu la prima, nel 1973, a sperimentare giornate senza veicoli, seguita poi da iniziative in Italia come le targhe alterne e le giornate ecologiche. Dal 1994 la Commissione Europea ha fatto propria l’iniziativa con il progetto “In città senza la mia auto”, che ha progressivamente coinvolto numerose realtà urbane. In Italia, lo scorso anno, sono state 71 le città aderenti, con attività dedicate alla mobilità alternativa, eventi sportivi e passeggiate collettive.

Coprifuoco salvini - esquire - risorgimentonocerino.it
Coprifuoco Salvini – esquire – risorgimentonocerino.it

Ruote ferme in città

Questa scelta del “coprifuoco” è stata fatta per far notare come ad oggi vi siano in circolazione nel mondo circa 1,45 miliardi, in gran parte a benzina o gasolio e presto si arriverà a 2 miliardi. Con questo coprifuoco si resterà senza auto destando l’attenzione su come possa essere un’occasione per sperimentare come potrebbero apparire le città con meno traffico e più spazi dedicati ai cittadini. Le esperienze passate mostrano risultati concreti e ben visibili.

Anche l’Italia ha deciso di mettere questi coprifuoco per evitare che il mondo risulti troppo inquinato e per attirare l’attenzione sul fatto che siamo uno dei paesi europei con il parco veicoli circolante già vecchio. Questo perchè vengono conteggiate non solo le vetture che generalmente percorrono le nostre strade, ma anche il vastissimo patrimonio di veicoli storici appartenenti ai privati presenti nel Bel Paese che fa lievitare il numero totale a cifre altissime e per i quali esiste già un coprifuoco.