“Salve, il signor Rossi è in casa?” | Pensioni, da domani passano a controllarti: proprio come ai domiciliari

Accertamenti INPS: vengono a casa come se stessi ai domiciliari - Freepik - www.risorgimentonocerino.it
Allarme rosso per tutti i pensionati che vengono trattati come se stessero ai domiciliari: da domani passano a casa a controllare.
I pensionati stavano ancora festeggiando la notizia degli aumenti dei loro assegni mensili che sarebbero stati ancora più ricchi grazie anche all’arrivo degli arretrati, quando è arrivata, come un fulmine a ciel sereno, una vera e propria batosta sulle loro teste. Si è abbattuta come una scure, dato che, in pratica, non potranno più uscire di casa.
Devono rimanere chiusi dentro in attesa dei controlli che saranno serrati, incalzanti e, soprattutto, a sorpresa; ma andiamo per gradi. Erano anni che questa categoria di cittadini, coadiuvata anche da sindacati ed associazioni di categoria, richiedeva a gran voce un aumento degli assegni pensionistici. La loro voce, poi, è diventata più forte nell’ultimo periodo.
Ebbene sì, perché è vero che ogni anno, il mese di gennaio, gli assegni vengono rivalutati al rialzo per far sì che possano essere adeguati all’andamento dell’inflazione nell’anno precedente, ma risultano essere comunque troppo bassi rispetto ai prezzi dei beni e servizi che, nel nostro paese, così come in gran parte d’Europa, sono lievitati a dismisura.
Quest’anno, però, hanno ottenuto la loro vittoria dato che hanno raggiunto l’obiettivo e hanno potuto toccare con mano i loro assegni più gonfi. Purtroppo, però, si sono ritrovati dinanzi ad una notizia tragica proprio nelle ultimissime ore. Come già accennato in precedenza, infatti, ecco che l’INPS ha emanato un comunicato da film horror.
Accertamenti INPS: ecco le verifiche sui pensionati
L’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ha appena diramato uno dei suoi comunicati ufficiali che, questa volta, come già accennato, ha un sapore da film horror. Ebbene sì, perché ha voluto avvisare tutti i pensionati italiani che sarebbero partiti accertamenti e verifiche a tappeto. In pratica, andranno a citofonare tutti, uno ad uno.
Vogliono sapere se il titolare della pensione è in casa in quel momento; un po’ come accade per tutti quei cittadini che ricevono la visita delle Forze dell’Ordine per controllare se rispettano o meno le restrizioni imposte dai Tribunali italiani. In pratica, bisogna rimanere reclusi in casa come se si stesse scontando una pena agli arresti domiciliari.
Arrivano e vogliono sapere tutto
I pensionati italiani sono stati avvertiti e, in caso di mancato accertamento, sono guai seri: sono dolori per tutti. Gli accertamenti sono stati giustificati dalla voglia di aumentare la regolarità rispetto ai pagamenti e, soprattutto, di evitare pagamenti che non dovrebbero essere erogati. A tal proposito, però, c’é una grossa precisazione da fare. Ebbene sì, perché non tutti i pensionati saranno bersaglio dell’INPS, ma solo coloro che vivono all’estero, in uno dei 165 paesi in cui vengono erogate pensioni dallo Stato Italiano.
Su tutte queste, spiccano la Spagna, meta preferita per il clima, il Portogallo per la minore pressione fiscale e la Svizzera. In pratica, l’INPS vuole solo sapere se i pensionati che ricevono i soldi sono ancora vivi. Questi dovranno dimostrarlo inviando la documentazione richiesta alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, Regno Unito. Inoltre, è a disposizione il portale di Citibank N.A. per coloro che vivono negli USA, in Canada, in Australia o nel Regno Unito. Infine, potranno dimostrare di essere ancora in vita, riscuotendo di persona del denaro presso gli sportelli Western Union presenti sul territorio della Nazione in cui si sono trasferiti.