Ultim’ora LIDL: introdotta la tassa d’ingresso | Solo per entrare costerà 2 euro: un vero salasso inutile

La tassa di 2 euro al LIDL

La tassa di 2 euro (Fonte: Wikicommons) - www.risorgimentonocerino.it

Cosa vuol dire che per entrare al LIDL bisognerà pagare una tassa di 2 euro? Facciamo chiarezza in merito.

Quando parliamo di spesa settimanale, il dibattito si apre un po’ ovunque: sui social, in televisione, perfino al bar tra i clienti e così via. Questo perché i prezzi sono aumentati è innegabile e questi rincari pesano in maniera cospicua sui conti dei cittadini.

Per questo il popolo italiano sta cercando in tutti i modi di affrontare questo cambiamento economico, risparmiando dov’è possibile e cambiando abitudini e l’abbiamo visto anche questa estate: a prescindere che questo possa essere giusto o sbagliato, molti semplicemente hanno preferito stare a casa, un po’ come facevano i nostri nonni in passato.

In merito agli alimenti, i cittadini cercano di acquistare dove il prezzo è ridotto, per poter riempirsi il carrello, uscendo con il portafoglio ancora consistente, sfruttando i costi sia dei discount che le varie offerte presenti nei vari volantini.

Il LIDL lo sappiamo è uno dei discount più apprezzati dai cittadini, ma allora perché si parla di una sorta di tassa d’ingresso di 2 euro? Facciamo chiarezza in merito.

L’inflazione altalenante di agosto

Come riportano da quifinanza.it, l’ISTAT ha pubblicato i dati definitivi in merito all’inflazione di agosto 2025, per quanto riguarda i prezzi al consumo. Da quello che è possibile visionare, si è notato quindi un calo in alcuni settori, mentre in altri è ancora in aumento. Questo calo è dovuto “al raffreddamento dei prezzi dei beni energetici regolamentati (+12,9% da +17,1%) e non regolamentati (-6,3% da -5,2%). Contribuiscono alla discesa anche le comunicazioni (+0,2% da +0,5%) e gli alimentari lavorati (+2,7% da +2,8%)”. Sul fronte opposto però, in merito alla spesa alimentare, possiamo dire che riempire il carrello pesa ancora parecchio sui bilanci familiari dei cittadini.

Viene registrata “un’accelerazione dal +5,1% al +5,6%, mentre i beni per la cura della casa e della persona crescono dal +3,2% al +3,4%”. L’inflazione colpisce l’Italia in maniera non uniforme, in quanto: al Sud per esempio i prezzi crescono dell’1,8%, nel Centro dell’1,7%, mentre rallentano nelle zone del Nord Ovest all’1,5% e nelle Isole al 1,2%. Le città dove si registrano rincari più evidenti sono: Rimini con il 2,4% in più, seguita da Napoli e Bolzano con il 2,1% in più.

L'aumento per fare la spesa al supermercato
L’aumento per fare la spesa (Fonte: Canva) – www.risorgimentonocerino.it

Il LIDL e quei 2 euro in più

Vista l’inflazione altalenante, come mai si parla di una sorta di tassa d’ingresso di 2 euro, com’è stata chiamata da qualcuno in rete, per fare la spesa al LIDL? In realtà, questo aumento riguarda l’aumento dell’inflazione che si fa sentire, poiché rispetto a qualche anno fa, per una spesa media i cittadini pagheranno in media 2 euro in più circa, per gli stessi prodotti.

Questa “tassa d’entrata” quindi la pagheremo indirettamente tutti quanti, nel momento in cui ci dirigeremo alle casse, ma non soltanto al LIDL ma in tutti i discount e supermercati. Infatti come riportano da quifinanza.it, secondo i dati ISTAT, il caro spesa si farà sentire, con un aumento degli alimenti lavorati che andrà dal 2,8% al 3% in più, così come gli alimentari non lavorati avranno un’impennata dal 5,1% al 5,6% in più, così come le verdure fresche registreranno un aumento dal 3,1% al 4,9%, come le carni saliranno dal 4,9% al 5,2%.