Ministero dell’Istruzione, addio al sabato di lezioni: niente scuola per gli alunni | Torniamo a 100 anni fa

Ministero dell’Istruzione, addio al sabato di lezioni: niente scuola per gli alunni | Torniamo a 100 anni fa

La scuola (pexels) risorgimentonocerino.it

Il Ministero ha attuato una serie di ricerche per capire il problema della scuola. Ecco la risposta definitiva.

Il sistema scolastico italiano ha sempre avuto una doppia faccia, fatta di grandi eccellenze ma anche di nodi irrisolti. Da un lato, i nostri studenti sono molto apprezzati all’estero, soprattutto per la solidità della preparazione teorica che ricevono. I percorsi formativi offrono una base culturale ampia.

Dall’altro lato, però, emergono alcune ombre. Al di là della preparazione nozionistica, il sistema spesso manca di un collegamento diretto con il mondo del lavoro e con le competenze pratiche. Questo porta a un paradosso evidente: studenti preparati ma non pienamente pronti ad affrontare le sfide professionali.

Una situazione che spinge molti giovani a cercare fortuna altrove, dove la formazione è più orientata alla pratica. Il modello italiano resta dunque in bilico tra la qualità delle conoscenze trasmesse e le difficoltà di applicarle. Una contraddizione che negli anni ha alimentato il dibattito su come modernizzare l’istruzione.

Le novità del Ministero

Negli ultimi anni, il Ministero ha introdotto numerose riforme per avvicinare la scuola italiana a standard più contemporanei. L’inserimento del digitale nelle aule è stato uno dei primi passi, con l’obiettivo di rendere l’insegnamento più interattivo e al passo con i tempi.

A questo si sono affiancati programmi sperimentali di alternanza scuola-lavoro, pensati per offrire agli studenti un contatto diretto con il mondo professionale. Sono cambiati, rispetto a 100 anni fa, anche i sistemi di valutazione e la gestione degli esami di stato, con l’intento di rendere il percorso scolastico meno rigido e più inclusivo. Ora il sabato.

Scuola – Pexels – www.risorgimentonocerino.it

Addio alla scuola di sabato

Quifinanza.it ha diffuso le informazioni. Secondo il Ministero, il giorno aggiuntivo di lezione rappresenta uno dei fattori che contribuiscono ad aumentare il rischio di abbandono e dispersione scolastica. Molti studenti, soprattutto provenienti da contesti difficili, vivono il sabato come un peso insostenibile. Per tre alunni su dieci, la prospettiva di dover continuare gli studi diventa meno attraente anche per questa ragione. Eliminare le lezioni del sabato diventa allora una strategia per questo.

Le cause dell’abbandono restano comunque complesse e stratificate. Pesano le difficoltà di apprendimento, la mancanza di sostegno familiare, condizioni socioeconomiche sfavorevoli, ma anche dinamiche interne alle classi, come episodi di bullismo o esclusione. Inoltre, il 14% degli studenti dichiara di pensare spesso che sarebbe meglio interrompere gli studi, e un ulteriore 15% non è pienamente convinto di proseguire. In totale, tre su dieci si sentono debolmente legati al mondo scolastico.